Il 25 ottobre è uscito "Back In Black", l’autobiografia di Brian Johnson.
Nato in un periodo storico, a fine seconda guerra mondiale da madre Italianissima - di Frascati - e da padre Britannico - Sergente dell’esercito Inglese - Brian riporta in questo racconto autobiografico le tappe più significative della sua vita, dall’infanzia difficile, attraversando i fatti più singolari della sua adolescenza, ma soprattutto le vicende strampalate di chi rincorre il sogno di diventare un cantante professionista.
La parentesi più toccante, narrata in apertura del libro, sta nella brutta vicenda accaduta nel 2015, quando dopo un concerto in Canada sotto un diluvio e forte freddo, il povero Brian si ritrova con un black out all’udito, accusato subito dopo il concerto, mentre si trovava sul volo aereo a fine show.
Prima garzone, consegnava latte a domicilio, poi disegnatore di turbine, paracadutista, installatore di parabrezza, costruttore di tettucci in vinile per automobili, Brian fece tutte queste cose mentre continuava a cantare e a sognare di divenire una vera rockstar.
Aveva 32 anni e una piccola attività di successo, una piccola band di successo, due figlie meravigliose, un divorzio alle spalle. Era il 1980 e arrivò quella chiamata inaspettata per il provino a Londra con gli AC/DC.
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