di redazione [user #116] - pubblicato il 09 dicembre 2022 ore 14:00
Eddie Vedder a parte qualche sporadico caso (“Better Man” in particolare) non ha mai fatto uso di fingerstyle fino al 2007, anno in cui realizza la colonna sonora del film MUSIC FROM THE MOTION PICTURE: INTO THE WILD e si impone come fine tessitore di trame chitarristiche acustiche.
Di quel disco, nel quale Eddie Vedder suonava quattro chitarre acustiche eccezionali (Martin 00-17 e 0-18 oppure Gibson J-180 e J-200) sono da ricordare in particolare i brani “Toulumne” e “Guaranteed”.
Se fino ad allora con i Pearl Jam Eddie Vedder aveva perlopiù sfoggiato l'anima più ritmica e punk del suo approccio chitarristico (mutuata dalla sua giovanile passione per i Clash) in quel disco solista si poteva apprezzare il suo chitarrismo attraverso più sfaccettature stilistiche. L'album, come detto è la colonna sonora dell'omonimo film diretto da Sean Penn che ingaggiò Vedder per le musiche.
Il disco non solo consentì a Eddie Vedder di guadagnarsi la nomination a due Golden Globe (uno per la canzone "Guaranteed" che si è aggiudicò e l'altro per l'intera colonna sonora) ma gli permise di approfondire il suo rapporto con la chitarra acustica.
Proprio di questa ballata "Guaranteed" abbiamo chiesto al bravo Pierpaolo Provenzano (chitarrista della band "La Terza Classe" e ora in tour con Joe Bastianich) di suonarcene un estratto in stile.
Per farlo abbiamo approfittato della presenza in studio di Pierpaolo durante il nostro test della Guild M240e Troubadour. Occasione che ci ha permesso di ascoltare la Guild M-240E in azione in un contesto più folk/rock mainstream.
In questo pezzo, lo stile chitarristico principale di Eddie Vedder, piuttosto elementare ma al contempo preciso, è basato su pattern che riecheggiano chiaramente il Merle Travis picking ma che escludono al contempo “ingredienti classici” come l'uso del thumb pick e del palm muting sulle corde basse.
L'impostazione della mano destra inoltre è molto più simile a quella dei chitarristi classici che non ai chitarristi acustici tradizionali. La rockstar americana infatti non appoggia mai il mignolo sulla tavola armonica e l'unico punto di contatto resta esclusivamente l'avambraccio; inoltre Vedder adotta le unghie lunghe per contribuire alla sua personale ricetta sonora.
P.s. un altra gemma chitarristica in acustico di Eddie Vedder è "Just Breathe” contenuta nell'album BLACKSPACER registrato assime compagni di sempre Pearl Jam, che presenta anche un temibile stretching del dito 4 durante l'arpeggio iniziale (allargamento spesso bypassato mediante l'utilizzo di altri stratagemmi da chi esegue la cover del brano).