Processi che l'autore, Fabrizio Basciano, invita a fare in maniera inclusiva attraverso una narrazione che strizza l'occhio all'appassionato prima che allo studioso, all'entusiasta cresciuto a pane e vinili che - spesso - anche se nel comune amore per la musica, parla una lingua diversa e meno tecnica del musicista e dell'addetto ai lavori. Il libro, infatti, compie una narrazione soprattutto storica che, come tale, non rinuncia mai ad approfondimenti che aiutano a percepire ogni fenomeno musicale come espressione del tempo e della società in cui è germogliato ed ha attecchito. Ci sono così indagini estetiche, economiche, sociali, politiche e antropologiche che incastonano la storia di dischi, artisti e movimenti stilistici, offrendo un'analisi molto più puntale della semplice esposizione dei tratti musicali che li contraddistinguono.
Proprio questa natura narrativa rende così il testo un fortunato ibrido, a metà tra strumento di studio ed esplorazione accademica e oggetto in grado di regalare un'appassionata lettura su un tema così avvincente.
Da ultimo, merita di essere considerato anche come un utile supporto bibliografico a studenti e docenti di accademie, scuole di musica, conservatori e università.
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