Per molti appassionati, l’elettronica di una solid body determina una percentuale sostanziosa nel suono finale dello strumento. Non è un caso quindi che moltissimi progettisti abbiano tentato di replicare i pickup montati su celebri edizioni del passato. Si pensi alle Les Paul di fine anni ’50, che hanno generato un florido mercato di copie o reinterpretazioni più o meno fedeli degli humbucker PAF usati da Gibson all’epoca.
Per partorire i loro modelli, svariati progettisti raccontano di aver studiato in maniera spasmodica gli album dei più grandi, altri hanno messo sotto il microscopio dei PAF originali scovati sul mercato del vintage, ma pochi possono vantare di avere in casa una vera Les Paul di fine anni ’50 con cui affinare la propria ricetta.
Larry DiMarzio è un guru nel campo dell’elettronica per chitarra, e nella sua collezione privata spicca proprio una Standard del 1959, rarissima, usata per disegnare la sua personale interpretazione dei pickup d’epoca: i PAF 59.
Eccola in un vecchio clip sul canale dell’azienda.
Certo, essere del 1959 non è automaticamente la garanzia di una grande chitarra, nel suo commento tutt’altro che generoso circa le vecchie burst, ma c’è da scommetterci che, se Larry ha deciso di prenderla a modello per costruirci sopra una parte centrale del suo business mondiale, la sua Les Paul deve essere “una di quelle belle”.
La ’59 è ancora nella sua collezione, e di recente ha fatto sentire la sua voce in video, tra le mani di Jake Bowen dei Periphery e Dave Davidson dei Revocation.
I due partono da territori spinti, per poi esplorare anche sfumature pulite e tradizionali, forse più congeniali allo strumento. Eppure, la “venerabile” dimostra di essere perfettamente a proprio agio anche faccia a faccia con djent, riff violenti e gain estremo.
Quello che si dice un progetto in grado di sorpassare le epoche.
I PAF 59 sono i pickup che Larry DiMarzio ha messo a punto studiando a fondo lo strumento, e sul suo sito è possibile vedere e . |