Le chitarre più preziose del rock si sono rivelate degli investimenti super-azzeccati per chi ha avuto la fortuna di metterci sopra le mani in tempi non sospetti, e ora è tempo della mietitura.
Il raccolto si prospetta particolarmente ricco per Bernie Marsden che, solo poche ore fa, ha deciso di separarsi dalla , Gibson Les Paul Standard del 1959 che lo accompagna ormai da mezzo secolo.
, store britannico specializzato in vintage e strumenti da collezione. Con la The Beast ci sono , per lo più Gibson, tutti dal forte fascino e qualcuno anche venduto a prezzi relativamente accessibili, tant’è che i primi pezzi sono già stati venduti.
Di gran lunga la più costosa del gruppo, non ci si aspetta che la “bestia” vada via altrettanto velocemente, ma c’è da giurarci che qualcuno ci ha già puntato gli occhi.
Le Les Paul Standard prodotte tra il 1958 e il 1960 sono fuori da ogni dubbio le chitarre elettriche più ricercate di sempre. Indicate come il pinnacolo della produzione Gibson, . Oggetto del desiderio per appassionati di tutto il mondo e costantemente nel mirino dei collezionisti più accaniti (e abbienti), sono raccontate come chitarre dal suono fenomenale, dalle doti estetiche eccezionali, fascino storico inimitabile. , anche grazie all’uso che ne ha fatto il suo attuale proprietario.
La chitarra, nella sua lunga vita, è appartenuta a diversi professionisti, passando per le mani di Paul Kossoff, poi di Andy Fraser e infine acquistata da Bernie Marsden nel 1974, mentre era in tour con i Wild Turkey.
Per anni è stata usata in maniera intensiva, tanto da riportare oggi tutti i segni dei palchi e degli studi di registrazione che hanno goduto della sua voce.
Non fa storcere il naso vedere una paletta dai bordi “mangiucchiati” su uno strumento di tale valore storico. Persino una crepa diventa un valore aggiunto, come l’inconfondibile “cicatrice” intorno al secondo potenziometro dei toni. E neanche i lavori necessari a renderla utilizzabile nei suoi periodi di maggiore attività tendono a minarne il pregio, anzi la rendono ancora più riconoscibile, un vero memorabilia oltre che un pezzo da museo.
Si parla per esempio dei segni di un necessario refret, del pickup ring al manico sostituito e delle meccaniche rimpiazzate, sebbene con la chitarra vengano fornite anche meccaniche Kluson d’epoca storicamente coerenti con una Les Paul del ’59.
La The Beast è tanto cara a Bernie da guadagnarsi un posto di rilievo nel suo libro “Tales Of Tone And Volume”. Ogni storia ha una fine, però, e Marsden sembra pronto a separarsi dalla sua storica compagna. Certo non per una cifra da poco, perché per portarsi a casa The Beast occorrerà sborsare la bellezza di 1,2 milioni di euro.
Per i curiosi, basti sapere che la chitarra non è esposta presso lo showroom, bensì conservata in un caveau e visibile su appuntamento. Quanto alla spedizione, nel più classico dei cliché di compravendita è prevista solo la consegna a mano, con la differenza che la chitarra sarà data fisicamente all’acquirente in ogni parte del mondo egli si trovi. |