Introdotto da Gibson nel 1959, il Varitone non è altro che uno switch rotativo a sei posizioni. Essenzialmente, l’elemento funge da filtro elimina banda, riducendo le frequenze a determinati punti lungo lo spettro. Dal punto di vista tecnico, il filtro di frequenze è reso possibile dal passaggio del segnale attraverso dei condensatori che ne rimuovono o riducono di specifiche.
Dalla posizione uno alla posizione sei, il Varitone si muove dalla frequenza più alta a quella più bassa, fornendo in uscita suoni non ottenibili con nessun’altra modifica o aggiunta al circuito. Il Varitone rappresenta un argomento di discussione molto divisivo nella comunità chitarristica: tra suoi fan e detrattori con opinioni profondamente discordanti.
Il Varitone nel dettaglio
In frequenze, il Varitone si comporta in questo modo nelle varie posizioni:
- Posizione 1: bypass
- Posizione 2: -8.5dB a 1875 Hz
- Posizione 3: -12dB a 1090 Hz
- Posizione 4: -15dB a 650 Hz
- Posizione 5: -16dB a 350 Hz
- Posizione 6: -20dB a 130 Hz.
Il funzionamento dello switch può, in ogni caso, variare in funzione del tipo di condensatori utilizzati nel circuito. Oggi, per quanto di nicchia possa essere, il Varitone continua ad apparire su alcuni modelli di chitarra e, alcuni chitarristi, scelgono di installarlo sui loro strumenti come modifica aftermarket.
Contraddistinto dalla manopola appuntita, a becco, lo switch offre mappe di equalizzazione differenti, senza agire come un controllo del tono o come un effetto, ma modificando le frequenze dell’humbucker senza intaccarne la definizione o l’output.
Perché il Varitone esiste ancora?
Dal 1959: anno in cui il Varitone fu introdotto sulla Gibson ES-345, lo switch è rimasto una caratteristica standard di quel modello. È apparso, nel corso degli anni, su diverse altre chitarre Gibson, tra cui la ES-355 e la ben più rinomata di B.B. King.
L’utilizzo del Varitone – e la sua esistenza al giorno d’oggi – possono tranquillamente essere motivati attraverso la produzione del bluesman sopracitato. King ha utilizzato molto il Varitone nei suoi brani e, The Thrill Is Gone ne rappresenta, forse, l’esempio più evocativo.
In ogni caso, lo switch è rimasto ancorato a dei design e, di conseguenza, a un immaginario, ben definiti. Gibson ha provato a introdurre questa feature su altri modelli, soprattutto in tempi più recenti, come la ES-137 Custom dei primi anni 2000 e la Blueshawk in catalogo negli anni ’90. Nonostante Epiphone abbia riproposto quest’ultima con il Varitone, Gibson ha abbandonato la possibilità di utilizzare più profusamente lo switch sui suoi modelli.
In definitiva, it’s safe to say che il Varitone non sia una funzione adatta a tutti e che il suo utilizzo debba passare attraverso uno studio approfondito dei suoni desiderati. Al di là delle sottovalutazioni, può trattarsi di un valido elemento con cui aggiungere colori unici alle proprie composizioni, rendendolo meritevole – quantomeno – di una prova con cui comprendere se si adatti o meno al proprio stile personale. |