Vintage e tecnologie umane sono l’investimento del 2024: il report
di redazione [user #116] - pubblicato il 29 gennaio 2024 ore 11:45
Le intelligenze artificiali hanno monopolizzato l’attenzione negli ultimi tempi, ma per gli analisti il 2024 promette grande interesse verso le tecnologie “umane”, i classici di qualità e il vintage.
Lo spunto parte dalla giornalista del New York Times Nina Siegal, che ha stilato uno studio sulle categorie di prodotto che potrebbero attirare maggiore interesse del pubblico nell’anno nuovo. Il risultato, un’analisi confezionata in collaborazione col portale d’aste Catawiki, descrive uno scenario atto a rivalutare l’opera umana in ogni suo aspetto.
Orologi da polso anni ’60, memorabilia sportivi e tutto quello che riporta al genio e alle capacità umane della tecnologia d’altri tempi: saranno questi gli oggetti più ricercati del 2024.
Quanto emerge dallo studio della Siegal, supportata dagli specialisti di Catawiki e attingendo ai dati raccolti nel corso degli ultimi periodi di attività, è in controtendenza con le mode degli anni scorsi, un inseguimento della tecnologia talvolta disumanizzante che - come i corsi e ricorsi storici insegnano - è spesso seguito da una fase di frenata e un occhio rivolto ai classici del passato.
Si parla di moda, oggetti da collezione, manufatti di ogni tipo. Nel report, introdotto durante la conferenza tenutasi a Milano lo scorso 25 gennaio e disponibile integralmente a questo link, gli strumenti musicali ricevono un riflettore tutto per sé. Non stupisce, perché il 2023 ha già registrato una netta crescita nelle vendite del reparto musicale sul sito e il trend non accenna a rallentare.
Nello studio vengono citati pianoforti Rhodes, sassofoni Selmer, ma in generale l’aspettativa è che l’interesse tornerà a rivolgersi con decisione in direzione degli strumenti musicali analogici o digitali della prima ora. Complici anche le moderne produzioni musicali che, sature di producing avanzato, DSP e strumenti virtuali, sembrano ora affamate dei sound ascoltati su migliaia di dischi nella seconda metà del secolo scorso.
Il report tiene conto dei dati aziendali sulle vendite del 2022 e 2023, analizza i trend e impacchetta il tutto in sette macro-temi in cui 51 oggetti sono selezionati a rappresentare i riferimenti per le scelte dei consumatori nel corso dell’anno appena iniziato.
Chiara è la direzione del settore musicale, come commenta l’Esperto di Musica di Catawiki Simone Sedda: “In particolare si assisterà a una ricerca di suoni originali e organici, che non possono essere replicati da un software informatico, oltre a un ritorno degli strumenti musicali del passato”.
Il vintage non ha mai smesso di rappresentare un investimento azzeccato per i fanatici dello strumento musicale ma, mai come ora, il fenomeno lascia intendere di potersi espandere ancora, ponendo sotto nuova luce anche gli strumenti un tempo sottovalutati, che ora diventano oggetti del desiderio proprio in virtù del distacco sempre maggiore rispetto alla direzione dettata dal mercato del nuovo e dalle ricerche tecnologiche più avanzate.