Non molto tempo fa, la leggenda della sei corde ha celebrato il suo ottantesimo compleanno. Per l’occasione, la pletora di appassionati e addetti ai lavori è tornata a riflettere su uno dei brani più famosi, affascinanti e misteriosi della discografia della band con cui ha impresso il suo nome nella storia, facendo riferimento alle sessioni di registrazione di Stairway To Heaven, traccia da otto minuti dai tratti epici, contenente una delle parti di chitarra più riconoscibili in assoluto, dalla ritmica, fino ad arrivare all’acclamatissimo solo.
Durante le incisioni, il chitarrista inglese si servì di una chitarra acustica Harmony, di una Fender Electric XII a 12 corde e, per il solo, della sua fidata . Dal vivo, però, le cose cambiavano drasticamente, visti i funambolismi che il brano avrebbe richiesto qualora Page avesse dovuto cambiare, quantomeno, due strumenti. Per questo motivo, il chitarrista decise di utilizzare una Gibson EDS-1275, famosa per le sue dimensioni considerevoli e, ovviamente, per i due manici, rispettivamente a 12 e sei corde partendo dall’alto.
Per molto tempo ci si è interrogati riguardo il sound dal vivo di Stairway To Heaven e su come Page riuscisse a generare delle atmosfere tanto sfaccettate con una sola chitarra. La EDS-1275, infatti, non assunse soltanto un ruolo rilevante in termini di presenza scenica, offrendo al chitarrista la possibilità di tessere uno scenario sonoro particolarmente profondo. Intervistato da Guitar Player nel 1977, Page spiegò i segreti dietro la chitarra live di Stairway To Heaven, segnando una delle poche volte in cui il chitarrista ha svelato uno dei suoi innumerevoli assi nella manica.
Jimmy Page e il segreto del sound live di Stairway To Heaven
Alle penne di Guitar Player Page rivelò di aver studiato un modo unico per conferire più layer al brano dal vivo, offrendo una texture inedita alle sezioni ritmiche. In particolare, il chitarrista spiegò: “L’aspetto principale di questo suono è l’effetto che puoi ottenere lasciando accesa la 12 corde mentre si suona il manico da sei. Le corde superiori iniziano a vibrare e il risultato viene catturato dai pickup”.
“A quel punto è come avere un sitar tra le mani. Ho lavorato un po’ su questo sound per poterlo utilizzare su Stairway, non su Led Zeppelin IV, ma sulla soundtrack di The Song Remains The Same. Sorprendentemente, la chitarra non vibra tanto quanto un sitar, ma in ogni caso aggiunge un carattere particolare alla qualità finale del sound”.
Page riuscì ad acquistare la sua EDS-1275 come special order in Gibson, in un periodo in cui la produzione del modello cessò. Successivamente, l’aumento della domanda dovuto alle apparizioni del chitarrista dal vivo con lo strumento condusse alla reintroduzione della famosa doppio manico nel catalogo di metà anni ’70. Negli anni trascorsi con i Led Zeppelin, lasciò lo strumento inalterato, salvo sostituire i pickup originali con dei Seymour Duncan scoperti sulla sei corde. Inutile dire che la EDS-1275 sia entrata a gamba tesa nell’iconografia del rock proprio grazie al suo accostamento alla figura del chitarrista della band madre dell’hard rock. |