di redazione [user #116] - pubblicato il 17 giugno 2008 ore 16:14
Che la si ami o la si detesti, non si può comunque negare che la Ovation sia lo strumento che per primo ha liberato il chitarrista acustico dalla schiavitù del feedback. Prima delle roundback, per amplificare l'acustica si ricorreva a quel blocchetto di legno incollato sul ponte con la gomma pane, il Barcus Berry, capacei di produrre suoni mediocri e fischi eccezionali. Poi è arrivato il pickup Ovation e la vita dei musicisti acustici sul palco è cambiata. certo, ha un suono tutto suo. certo, a molti non piace. certo, se è tonda sfugge, se è contoured perde un po' di suono. Ma resta una delle chitarre che più hanno contribuito all'evoluzione della nostra musica. Abbiamo raccolto il meglio di casa Ovation (quattro Adamas - da un'antica "Adamas II" del 1983 alla rivoluzionaria 2080 con pickup a immagine virtuale - e una Ovation Custom Legend LX) e lo abbiamo messo in braccio a Paolo Pilo, new enty della famiglia di Accordo.