di redazione [user #116] - pubblicato il 14 aprile 2004 ore 17:35
becker forever scrive "Premetto di essere un fervido amante dei guitar heroes: amo alla follia i funambolismi di Steve Vai, Malmsteen, Petrucci (molti lo hanno definito inespressivo, ma a me non sembra...), Van Halen, e altri shredder simili...;-) Circa un mese fa', lessi su un sito di un certo chitarrista chiamato Jason Becker. Mi misi subito alla ricerca di informazioni, file audio e video. Ascoltando e osservando questo ragazzo all'opera, si nota che la sua musica si articola in disegni complessi, scalate sui piu' elevati picchi del pentagramma, lui gioca al neoclassicismo e al metaller anni '80...e non dimentichiamoci che aveva soli 20 anni: il suo tocco, il bending, i trilli, gli slide, i vibrati e tutti gli abbellimenti di ogni brano servono come espressione di una musica sublime che, generata dal suo cuore, affluisce in presa diretta allo strumento attraverso le sue dita. Non c’è una singola track dove possa essere riscontrato l’auto-compiacimento dell’ autore nell’esercizio ipertecnico."