di Lauro [user #1550] - pubblicato il 07 ottobre 2008 ore 08:30
Ciò che vi accingete a leggere non avrebbe dovuto esistere o meglio, avrebbe dovuto trasformarsi nell'ultimo articolo sulle corde per chitarra acustica, quello in cui fare finalmente nomi e cognomi ma si è trasformato in quel che segue dopo una serie di considerazioni, scambi ed impressioni da parte di un gruppetto di adepti al verbo acustico.
Si è pensato insieme e valutato affermativamente, che dette considerazioni potessero essere di interesse comune; pertanto ciò che vi accingete a leggere è una serie di considerazioni che ci auguriamo possano essere utili sia a chi possiede uno strumento economico, sia a chi ha il privilegio di possedere una Tippin o una Schoemberg.
Sin qui giunti dovreste esser abbondantemente informati sulle variabili in gioco nel momento in cui estraete la corda o la muta intera e vi apprestate a montarla; pertanto in questa sede vediamo di indirizzare la scelta al prodotto in teoria più confacente ai nostri bisogni, teoria che spesso è smentita dalla realtà in quanto una corda di nome non sempre suona come una corda di fatto.