di Mario Monteleone [user #10] - pubblicato il 30 gennaio 2010 ore 23:25
Una vecchia canzone di Joni Mitchell comincia così: "I was driving across the burning desert when I spotted six jet planes, leaving six white vapor trails across the bleak terrain. It was the hexagram of the heavens, it was the strings of my guitar. Amelia, it was just a false alarm." Una canzone che comincia in "base sei", potremmo dire, e che ci aiuta ad introdurre il vecchio argomento di questo nuovo articolo: le corde per l'acustica. Le domande da porsi preliminarmente sono anch'esse già note, ovvero: importanza dello spessore, del tiraggio, della forma dell'anima, del tipo di avvolgimento. E infine una piccola novità, un piccolo quesito inferenziale: quando decidiamo di cambiare corde, rivoluzionando il nostro assetto in virtù di tutte le variabili possibili - incluse quelle relative alla struttura della nostra chitarra - con quale e quanta precisione riusciamo a "prevedere" il risultato che otterremo?