di platoblues [user #3866] - pubblicato il 02 settembre 2005 ore 17:02
platoblues scrive: C’è una sensazione di dolcezza e amarezza assieme nell’ascoltare e recensire questo bel capolavoro. E’ la dolcezza che si prova di fronte all’espressione compiuta di un uomo che ha serbato in se, nel silenzio degli anni, le note più intime e profonde, quelle che se si lasciassero librare prematuramente non riuscirebbero a cantare l’essenza di un’anima e…se le si facesse attendere oltre modo imploderebbero dentro. Amarezza perché questo fiore nasce autoprodotto nel deserto discografico italiano, lontano dalle autostrade radiofoniche nazionali e dalle onde sonore che vi scorrono radenti, fin nelle orecchie di chi la musica spesso la ‘consuma’ solamente. Ma forse è giusto così: Anima Blues è un ‘disco’ che ama l’intimità e la condivisione tra amici, il passaparola, quello che ormai rimbalza pure da un sito all’altro, cantando le lodi di Eugenio Finardi.