Sarà che da un mese ho ricominciato a correre con regolarità e sono a dieta, e quindi, come spiega Vale, la mia collega biologa, gli sport aerobici e la fame inducono una crescita cellulare nella corteccia cerebrale, ma sto leggendo abbastanza: in particolare, da martedì, ho cominciato "L'arcobaleno della gravità" di Thomas Pynchon, un tomazzo di 1000 pagine in cui si incrociano molte storie, ambientato durante la fase finale della seconda guerra mondiale. In realtà ho letto solo 100 pagine, (che, essendo il libro enorme, sono poco più dell'introduzione...), ma questa lettura mi ha preso in modo virale. E' il primo libro che leggo di questo autore, ma penso che me ne procurerò molti altri; ha uno stile fantastico (tra l'altro cambia registro linguistico a seconda dei personaggi), ed una precisione ed una ricchezza di riferimenti storico-culturali impressionanti.
Sto leggendo per tre-quattro ore a sera, mi ha preso come prendono certi dischi, da cui, per un bel pezzo, non riesci più a staccarti.