Nel biennio 1977/78 i Pink Floyd apparivano disuniti come mai prima d’allora: Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Rick Wright mostravano un maggiore interesse nei confronti dei propri progetti solisti piuttosto che per la creatura che aveva contribuito a ridefinire i confini del rock, specialmente con un trittico impressionante di capolavori come The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here e Animals. Gli album furono campioni di incassi a livello planetario, ma a causa degli investimenti sbagliati da parte del management che ne avrebbe dovuto curare gli interessi il quartetto era ad un passo dal dissesto finanziario e la lavorazione di quello che sarebbe diventato The Wall, sviluppato interamente da un’idea di Waters, prese il via principalmente per ottenere i sostanziosi anticipi concordati con la casa discografica. Considerando inoltre che i rapporti interpersonali tra i quattro erano particolarmente tesi a causa dell’ego monolitico di Waters - entrato in collisione principalmente con Wright, giudicato inaffidabile a causa di una seria dipendenza dalla cocaina - il risultato finale sarebbe potuto essere disastroso; invece, nonostante il gruppo paresse una polveriera sul punto di saltare in aria, The Wall si imporrà come uno dei più teatrali, articolati e geniali concept album di sempre.
Waters sviluppò un soggetto esplicitamente autobiografico e con un forte messaggio pacifista mettendo in scena, attraverso il personaggio Pink, le proprie angosce personali: il padre morto in trincea durante la seconda guerra mondiale, la condizione della rockstar triturata dagli ingranaggi dell’impietosa macchina del music business, l’avversione per un sistema scolastico asfittico e spersonalizzante, la concezione autoritaria della società.
Lungo tutta la durata dell’album, strutturato in quattro sezioni esattamente come le facciate dei due vinili che formavano originariamente l’opera, Pink si isola progressivamente dal mondo, costruendo mattone dopo mattone il muro di paranoia e alienazione che gli impedisce di stabilire un reale contatto umano con le persone che lo circondano e che verrà abbattuto solamente sul finale.
Con le atmosfere sospese e malinconiche del brano “Comfortably Numb” prende inizio l’ultima parte della storia: costruito su una base ritmica semplice e funzionale e caratterizzato da dall’alternanza delle voci di Waters e Gilmour (esattamente come nella struggente “Mother” dove viene raccontato il rapporto con la madre iperprotettiva) troviamo Pink privo di sensi - piacevolmente insensibile - nella stanza d’albergo devastata durante “One of My Turns”. Il tentativo del manager di rimetterlo in piedi con un’iniezione – perché nonostante tutto “The Show Must Go On”, come impone il business e puntualmente avverrà nel brano successivo – si sovrappone alle immagini dell’infanzia del protagonista.
Una menzione particolare meritano i due assolo di Gilmour che impreziosiscono un brano pressoché perfetto: un gioiello di sintesi e melodia il primo, di lancinante bellezza e forza evocativa il secondo posto in chiusura ed entrato ormai di diritto nella storia del rock (assolo che dal vivo verrà allungato da una coda sofferta dove la chitarra verrà quasi fatta urlare) a dimostrazione del fatto che se per studiare lo sviluppo della tecnica chitarristica bisogna necessariamente guardare ai virtuosi statunitensi, per ciò che concerne il feeling è tutt’oggi obbligatorio passare attraverso la produzione di questo gentleman della sei corde, vera e propria anima pulsante della musica contemporanea.
Ricchissimo e sorprendente il cast di ospiti che hanno contribuito alla riuscita del disco: Bob Ezrin nel ruolo di tastierista aggiunto, arrangiatore e coordinatore dei lavori, Michael Kamen chiamato a dirigere e registrare le parti orchestrali, il coro degli alunni della Fourth Form Music Class della Islington Green School – reso immortale da “Another Brick in the Wall Pt. 2” - per arrivare infine al chitarrista fusion Lee Ritenour e a Jeff Porcaro, leggendario batterista dei Toto.
Comfortably Numb (Gilmour, Waters)
Hello?
Is there anybody in there?
Just nod if you can hear me.
Is there anyone at home?
Come on, now,
I hear you're feeling down.
Well I can ease your pain
Get you on your feet again.
Relax.
I'll need some information first.
Just the basic facts.
Can you show me where it hurts?
There is no pain you are receding
A distant ship, smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I can't hear what you're saying.
When I was a child I had a fever
My hands felt just like two balloons.
Now I've got that feeling once again
I can't explain you would not understand
This is not how I am.
I have become comfortably numb.
O.K.
Just a little pinprick.
There'll be no more aaaaaaaaah!
But you may feel a little sick.
Can you stand up?
I do believe it's working, good.
That'll keep you going through the show
Come on it's time to go.
There is no pain you are receding
A distant ship, smoke on the horizon.
You are only coming through in waves.
Your lips move but I can't hear what you're saying.
When I was a child I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye.
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown,
The dream is gone.
I have become comfortably numb.
*
Piacevolmente Insensibile
Pronto?
C’è qualcuno qui dentro?
Fammi un cenno se mi senti.
C’è qualcuno in casa?
Coraggio, dai,
Ti sento un po’ giù.
Dai che posso alleviarti il dolore
E rimetterti in piedi.
Rilassati.
Anzitutto ho bisogno di informazioni.
Solo le cose principali.
Puoi dirmi dove ti fa male?
Non c’è dolore, ma ti stai allontanando
Come una nave distante che fuma oltre l’orizzonte.
Arrivi solo ad ondate.
Le tue labbra si muovono ma non riesco a sentire
cosa stai dicendo.
Quando ero piccolo ho avuto la febbre
E sentivo le mie mani gonfie come due palloni.
Ora provo ancora quella sensazione
Non riesco a spiegartelo, non capiresti
Non sono così.
Sono diventato piacevolmente insensibile.
O.K.
Solo una piccola puntura.
Non ci saranno più.. aaaaaaaaah!
Potresti sentire un po’ di nausea.
Puoi alzarti?
Bene, penso proprio che funzioni.
Questo ti terrà su per tutto lo show
Avanti, su, è ora di andare.
Non c’è dolore, ma ti stai allontanando
Come una nave distante che fuma oltre l’orizzonte.
Arrivi solo ad ondate.
Le tue labbra si muovono ma non riesco a sentire
cosa stai dicendo.
Da piccolo
colsi di sfuggita un bagliore
con la coda dell’occhio.
Mi girai subito per guardare ma era sparito
non riesco ad afferrarlo
il bambino è cresciuto,
il sogno è sparito.
Sono diventato piacevolmente insensibile.