Il gossip non mi interessa per nulla. Proprio per nulla. Beh, no, quando fanno vedere le foto della Canalis in tanga un po' mi interessa, ma questo asseconda altri bisogni.
Solamente che, non essendo un eremita assiro, e quindi non potendomi estraniare completamente dal mondo dei media, anch'io ho subito marginalmente le varie fasi della storia Belen-Corona.
In tutto ciò, emergeva dentro di me un costante interrogativo: come fa un coglione così ad aver fatto così tanti soldi? Perchè, anche se uno fa una professione deprecabile, senza rispetto del diritto della privacy, e butta in pasto al pubblico gli affaracci dei vip, quel qualcuno dovrà comunque avere qualche dote intellettuale? Alla fine, per avviare una qualsiasi attività di partenza ci vuole del capitale, un'intuizione o due, e del coraggio. A me è sempre sembrato che Corona non avesse nessuna di queste tre cose.
Poi è emerso che Corona è sostanzialmente una creatura di un altro personaggio disgustoso dello showbiz italiano, ovvero Lele Mora, anche lui fattosi (è distruttosi, vedesi fallimento della sua società) da se. Pare che il buon Mora rimpinguasse le tasche (e non solo...) del buon Corona, e che nel tempo gli abbia lasciato un paio di miglioncini di euro per tirare avanti con le sue attività.
Fa molta tristezza il fatto che i self-made-man in Italia non esistano più da almeno ottant'anni. Tutti gli ultimi, o sono collusi con mafia e/o politica (settori che sono oramai sovrapponibili), o sono i favoriti di qualcun'altro. Io, da uomo di sinistra, soffro per l'Italia, ma ogni tanto mi metto dei panni degli uomini di destra seri, che devono soffrire molto più di me per la cronica mancanza di liberalismo e concorrenza leale in questo bellissimo-maledetto paese.
Siamo condannati ad un'eterna malinconia?