Io il martedì guardo X-Factor, almeno fino alle 10-10:30, quando poi mi metto a leggere sul divano.
Lo guardo per 2 motivi:
- Ballarò mi ha rotto i coglioni: ci sono sempre due squadre di tre ospiti, moderate da Floris che per paura di risultare parziale non dice mai nulla, che si accapigliano tutta la puntata, dicendo l'una il contrario dell'altra, senza arricchire il dibattito.
- Attualmente sto seguendo una dieta che prevede molti carboidrati, e quindi, dopo avere mangiato la pasta a cena, per un paio d'ore sono un po' ringoglionito.
Ieri tocca ad un tipo strano, con due lenti spessissime, e la Maionchi lo presenta più o meno così: "Per non pensare ai suoi problemi canta quello che gli piace.". L'affermazione sa tanto di: "Ok, canta di merda, però è un caso umano, quindi merita di stare in televisione, sostenuto dalla pietà che, poveraccio, genera in noi.". In effetti canta di merda, i giudici lo fanno (troppo) delicatamente presente, lui peraltro penso che se ne sia reso perfettamente conto. Comunque il pubblico lo sostiene col televoto, e non rischia l'eliminazione, mandando al ballottaggio una cantante indubbiamente più brava di lui.
Dunque: in un paese civile, se uno ha dei problemi, o un handicap, lo si aiuta per quanto possibile, in modo che i suoi problemi pesino il meno possibile durante la sua vita. Per cui, se uno, ad esempio, è non vedente, ma potenzialmente è un ottimo studente, si prova a dargli, per quanto possibile, gli strumenti per farlo studiare come gli altri, affinché possa fare la sua meritata carriera. In Italia invece il sentimento comune è del tipo: "Poverino, è cieco, per cui anche se non capisce un cazzo gli facciamo fare il prof. universitario". Questo è offensivo, nonché derisorio, a mio avviso, soprattutto per le persone in questione: il pietismo genera ipocrisia e falsa pietà, invece della giusta solidarietà.
L'uomo di merda, invece, è, a titolo definitivo Ruggeri. Mi è sempre stato sulle palle, ma dopo averlo visto qualche volta in tv l'impressione è la peggiore: paraculo, arrogante, opportunista.
Intanto, è fantastico quando si atteggia a profeta del punk e del rock, dei quali ha vissuto le stagioni da dentro e molto intensamente. Difatti, quando i Clash lottavano contro l'entablishment, e i Sex Pistols cantavano di anarchia e nichilismo, lui, dal palco del Festival di San Remo (la culla del punk-rock italiano) rispondeva con tutta la ferocia iconoclasta di "Siamo così, è difficile spiegare..." oppure di "Mare mare, qui non viene mai nessuno a farci compagnia...".
Inoltre, ad ogni puntata una chicca:
- Due settimane fa, citazione in diretta del Duce ("Molti nemici, molto onore"). Non voglio intrigarmi in discorsi complessi, tuttavia mi sembra quantomeno inappropriato, soprattutto in prima serata in una trasmissione di puro intrattenimento.
- Ieri sera, dopo la performance del duo vocale Kymera, fa un mega spottone ad un suo concerto, che si terrà a Milano, con la scusa di invitarli sul palco a cantare con lui.
- Tre settimane fa, assegna una sua canzone ai suddetti Kymera, con l'aria di chi ha fatto ai cantanti ed all'umanità un meraviglioso regalo. Omette però il fatto che una cover in tv di una canzone fa entrare nelle tasche degli autori (tra cui il Ruggeri, appunto) una robusta mancia in royalties.
Complimenti...