Mi si può indubbiamente imputare del fatto che dalle pagine del mio diario di Accordo io parli troppo spesso di politica.
E' vero, ma di chitarre ne parlo più volentieri negli articoli, e, considerando che Facebook scassa i coglioni dopo un po', questo blog è la mia unica finestra sul mondo. E comunque stavolta parto dalla politica per arrivare ad altre considerazioni.
Leggo questa notizia meravigliosa:
http://www.ilgiornale.it/interni/al_sud_100_miliardi_realizzati_5_punti_dai_media_accuse_criminali_governo/ministri-mezzogiorno-sud-piano-politica/26-11-2010/articolo-id=489642-page=0-comments=1
Ora, glissando sulla portata epocale della minchiata in questione, perché, per stessa ammissione dei suoi facenti parte, il governo non ha una lira, mi hanno dato da riflettere su un particolare: i miliardi di euro (teoricissimi...) in realtà sono 80, come dice lo stesso Tremonti, ma "Il Giornale" parla di 100 miliardoni; questo mi rimembra una simpatica ed istruttiva discussione avuta, durante una cena ultra-etilica, con un amico laureato in economia, circa il "fascino delle cifre" sui clienti. La discussione era partita dallo spunto di un altro commensale, che aveva appena comprato un paio di Adidas da Foot Locker, pagandole 69,9 euro. Costui sosteneva che gli esperti di marketing sottostimano l'intelligenza dei consumatori, perché non conosceva nessuno così deficiente da pensare che tale importo fosse più vicino ai 60 euro che non ai 70.
L'economo replica che la percezione del prezzo non c'entra una fava, perché, in realtà, l'importante, per il commerciante, è avere la possibilità di dare il resto. Tu vai lì con i tuoi 70 euro in banconote, e lui ti da le scarpe e una moneta, per cui il meccanismo psicologico coinvolto è del tipo: "Tu mi dai soldi, io ti do un bene (le scarpe) ed altri soldi, il che può, a livello di inconscio, far pensare all'acquirente di averci guadagnato nella transazione.
Il meccanismo era ribaltato invece nella fase di elargizione: quando uno offre, la cifra tonda solletica di più l'inconscio delle persone. Per cui, se, ad esempio, regali 92 euro a qualcuno, gli fa sostanzialmente lo stesso effetto che gli causerebbe una donazione di 90 euro, nonostante siano di meno, mentre, regalandogliene 100 si sortisce un effetto positivo che è percentualmente molto superiore alla differenza di denaro in questione tra 100 e 90.
La discussione poi continuò sullo stesso binario toccando molti altri temi (ad esempio, lo sapevate che nelle trasmissioni TV per il pubblico orientato a sinistra ci sono pochi spot di automobili tedesche e molti di più di automobili francesi, il contrario in quelle sportive?), facendo capire a tutti gli astanti come, nonostante noi ci si sforzi per l'essere il più possibile individui unici, in realtà chiunque viene costantemente vivisezionato dagli addetti al marketing in ogni suo aspetto caratteriale e psicologico, al fine di sfruttare al mille per cento le sue potenzialità di acquirente.
Bisogna prestare attenzione agli economi ubriachi...