Leggo questa notizia:
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/12/02/news/colosseo_flop-9746691/?ref=HREC1-7
E la mia reazione è: "Ma Dài!"
Già il fatto che l'iniziativa sia stata sposata da Bondi fa presagire che i privati che finanziano integramente i restauri sono una vaccata, poi arrivano le conferme.
Perché i privati dovrebbero finanziare i restauri? Le aziende private devono, per definizione, produrre profitto. E' logico e giusto, nessuno lavora per rimetterci, e restaurare il Colosseo senza farci nulla di remunerativo (tipo una discoteca...) é pura demenza. Al limite si può restaurare un quadro e metterci un po' di pubblicità, ma un investimento su un manufatto così imponente sarà sempre in perdita. E' il motivo per cui, nei paesi liberal, dove lo stato è più leggero, se un palazzo diventa inutile o obsoleto, lo si tira giù, e se ne fa uno nuovo e funzionale.
L'Italia possiede un patrimonio storico-architettonico talmente grande da non essere quasi governabile, ed è chiaro che, mettendoci (giustamente) le mani, ci si rimettono un pacco di soldi, che però vengono redistribuiti alla gente che ci lavora attorno (albergatori, ristoratori, commercianti, guide turistiche, dipendenti dei musei...), generando un indotto. Quindi l'investimento i privati lo fanno non "sull'opera" architettonica, ma "attorno" all'opera architettonica.
Solo Bondi e Alemanno potevano pensare che arrivasse un magnate, regalasse decine di milioni di euro a Roma, così, tanto per fare, senza volere nulla in cambio.
Beata ignoranza...