di Enrico_Cosimi [user #18600] - pubblicato il 05 gennaio 2011 ore 07:00
Nei lontani Anni 80, quando i ciuffi ossigenati monopolizzavano il “look postatomico” ed era più importante essere “belli” che “bravi”, quando le chitarre erano di cattivo gusto e la tecnologia era hip, c’era un macchinone costosissimo che incarnava il desiderio tecnologico collettivo; il suo nome era Fairlight Computer Music Instruments, CMI per gli amici.