Da "strimpellatore" occasionale anche dello strumento "cuore" di un gruppo, LA BATTERIA, ieri sera mi sono concesso il lusso (perchè in questa città, di lusso si tratta) di assistere a una delle tappe dell' European 20011 Drum Clinic Tour di JOHN MACALUSO in collaborazione con GM DRUM SCHOOL SARDEGNA precisamente con la presenza di RAPHAEL SAINI che ringrazio insieme a PLANET SOUND per aveci fatto godere di questo spettacolo perchè di spettacolo si parla....
Non stò a dire nè chi è ne che importanti cose ha fatto John nella sua carriera musicale, ma voglio raccontarvi l'impressione che ho avuto al trovarmi di fronte a un mostro sacro di acuni dischi che hanno riempito la mia adolescenza...
Sigaretta prima di entrare e prendere posto e al contrario di quel che succede solitamente è lui che esce e si presenta con una bella stretta di mano e un pessimo italiano che scatena subito una certa simpatia instaurando subito un rapporto di "semplicità" con tutti ( minchia non c' era uno che parlasse l'inglese in grazia di dio, Raphael a parte che faceva da interprete e lo ringrazziamo molto anche per la sua pazienza nel dover tradurre a volte colossali cazzate da parte nostra!)
Lo spettacolo inizia con gli allievi della G.M.D.S. che si esibiscono in ottime performance dove valorizzano il loro lavoro e quello dei loro insegnianti facendoci capire subito che la loro è una scuola seria con insegnanti preparati e che la Sardegna ha tanto da offrire, John si gode lo spettacolo seduto in mezzo a noi come un semplice spettatore esordendo ogni tanti con qualche "Yeeea"classico dell'americano da stadio...un grande...
Poi, tocca a lui e li il lato umano esce fuori, si scalda con un assolo che mi fà tornare in dietro nel tempo di almeno15/17 anni (con una voglia matta di prendere la chitarra e di andagli dietro), e poi ci racconta un pò di lui, delle sue esperienze, la sua vita artistica e del suo ultimo disco con gli ARK, ma sopratutto della sua tecnica (in particolare lo "sparo" che riesce a fare con la mano sinistra sul rullante tanto da dover usare una pelle particolare se non sbaglio in fibra di carbonio, e di LINEAR DRUMMING,tecnica particolare che lo contraddistingue).
Trà chiacchere, domande e un esibizione straordinaria dell'ultimo pezzo da lui suonato ci siamo ritovati ai saluti non rendendoci conto che erano passate abbondantemente 3 ore e quello è stato un altro bel momento sopratutto per l'assenza di distacco personaggio-popolo a cui spesso si è abbituati in queste situazioni ma al contrario gli abbracci non sono mancati( si è portato via un mio plettro non mettendolo in tasca ma infilandolo nel portafogli come se ci tenesse veramente), una persona alla mano, dava l'impressione di un "ragazzone" ma con la testa sulle spalle che sà di preciso cosa vuole a cui piace stare a contatto con la gente, e anche se non sono batterista sono un adoratore della categoria perchè da loro si impara molto, con loro escono i rift migliori e in comune a noi chitarristi non stanno mai fermi nelle pause in sala prove, in somma ci completiamo.....grazie a tutti per la splendida serata.....
volevo scrivere solo 2 righe ma..... alla fine facevo prima a scrivere un articolo su ritmi!!!!