Avevo una stratocaster, precisamente una mexico standard, del 2006, con il logo a diamante dell' anniversario dietro la paletta; manico rosewood, e colorazione olympic white ( che ormai è tendente al color crema, benchè non sia verniciata alla nitro...). Da quando ho cercato di capirci qualcosa di chitarre elettriche a livello di elettronica e liuteria ( quindi 3 anni fa), mi sono accorto di due cose: i terribili pickup ceramici e il truss rod che sembrava sfondato! Vabbè per i ceramici non capisco perchè esistano e a cosa servano, dato che molte chitarre di fascia più economica montano già pickup in alnico, a prescindere comunque dalla qualità. Bene, una breve ricerca, e individuo il mio obiettivo; dapprima solo un jbjr al ponte, ma poi i tex mex furono la risposta! Sulla carta mi sembravano un compromesso tra qualcosa di overwound e comunque di rock, un compromesso tra il rock e il blues insomma. Bene arrivano, circa 100 euro, e li monto. E' stata una sorpresa vedere come rispondono bene, sia in tremini di dinamica, che di saturazione. Il pickup al ponte è sovravvolto, e non presenta un calo di volume rispetto agli altri due. La cosa interessante, è il sistema rw rp. Nelle posizioni intermedie, silenzio assoluto (!!!) permettendomi di usare il fuzz come niente fosse! Ebbene questi pickup, rispondono bene alla plettrata, sanno essere eleganti e raffinati se si suonano con garbo, mentre diventano belli rauchi e ruspanti man mano che si calca la mano. Ho aggiunto uno switch poi per poter sfruttare le posizioni 1+ 3 e 1+2+3, e cambiato i toni perchè agiscano sul pickup al ponte e su quello al manico. Per le mie esigenze devo dire che è perfetta! Posso ricoprire svariate sonorità, da Santana ( non fucilatemi vi prego!) a Ligabue, dai Nirvana ai Rem o agli Strokes, Coldplay ecc ecc.
La questione truss rod. A un primo sguardo, la situazione pare tragica, tant' è che per diverso tempo lascio le cose come sono. Una bella mattina, mi sveglio innervosito dall' ennesima nottata passata a pensare a sto cavolo di manico, corro in cantina, pesco un cacciavite e una mazzetta da imbottigliare. Infilo il cacciavite nella sede del truss rod e do una bella martellata, una sola. Si ode un tremendo TRACK. Senza guardare subito penso "o ce l' ho fatta o si è disintegrato del tutto..."
Volete sapere come è andata a finire??
Bene, il truss rod da quando mi è arrivata la chitarra era "chiuso" su se stesso, i bordi del dado erano stretti e chiudevano l' imboccatura dove inserire la brugola. Una foto spiega meglio, la vedete in un mio precedente articolo. Insomma non si poteva far entrare la brugola.
Quel track aveva liberato il bullone!!! Finalmente si vede una forma esagonale! Corro dal ferramenta, brugola del 4 e mezzo, due regolazioni e WAW, non frigge più niente!!! Fantastico!
L'altra sera è passato il mio maestro a provare l' ampli, e gli ho dato la strato, ebbene si è stupito di come comunque fosse una buona chitarra, pesante e presente, con un buon timbro tutto suo e graffiante al punto giusto. Il manico in rosewood poi, benchè lui ami il maple, lo convinceva parecchio, le meccaniche marchiate Fender gli mantenevano l' accordatura e il ponte lavorava bene, conferendo sia sustain che volendo un' ottimo vibrato. Non poteva perciò esprimere un commento diverso!
Il mio giudizio è che presto spodesterà la mia Tele!
Rock On!