di Enrico_Cosimi [user #18600] - pubblicato il 15 dicembre 2011 ore 08:00
In diverse occasioni, sulle pagine di Accordo ci siamo occupati di delay, analogici, digitali, meccanici, esoterici, eccetera, con particolare riguardo alla caratteristica di funzionamento più immediata – la reazione timbrica al trattamento di delay time/feedback amount. Quello che è rimasto, relativamente, in secondo piano è la possibilità per il musicista di “mandare a tempo” il delay con la propria esecuzione specificando, in maniera tecnicamente ineccepibile, l’ammontare del ritardo necessario tra segnale originale e sequenza delle ribattute. Bene, è il momento di affrontare l’argomento.