E' più o meno questa la descrizione della mia carriera musicale, che porta inevitabilmente ad un mutamento che sta avendo luogo tutt'ora e che mi ha portato verso le 6 corde come strumento primario...ma andiamo per ordine.
Tutta la mia vita è stata segnata dalla musica fin dalla più tenera età, in cui già a 5 anni manifestavo una propensione verso il canto e la buona musica, sono stato svezzato a Santana, Vasco e Baglioni, quindi la base è stata molto varia; a 10 anni spaziavo da Cat Stevens a Bon Jovy mentre alle medie ho cominciato a subire il fascino di Gun's e Iron Maiden, sempre rimanendo fedele anche al rock classico.
In quel mentre ho cominciato ad avvicinarmi a quello che poteva farmi godere la musica meglio del semplice ascolto, avvicinandomi allo studio del pianoforte e del canto, senza però che le mie inclinazioni (e richieste) venissero premiate con il conservatorio.
Dopo la delusione per il negato percorso formativo ci sono stati 3-4 anni di completo disinteresse fino al momento fatidico in cui presi in mano una chitarra.
Da quel momento ho iniziato la mia carriera prima con l'acustica, con cui ho composto molto materiale proposto agli amici nelle serate goliardiche, poi con la stessa acustica con il mio primo gruppo musicale in cui prestavo la mia voce e chitarra proponendo cover e inediti.
L'evoluzione è cominciata quando con il gruppo ho sentito l'esigenza di essere più incisivo nel suono, e a seguito di una visita ad un famoso negozio nel Bolognese, ho acquistato la mia prima elettrica, una Epiphone sg special di cui mi sono innamorato subito.
L'evoluzione è poi stata un pò rallentata da cambiamenti di vita e di regione, ma la passione per la chitarra e la composizione non mi ha mai abbandonato.
E così, a parte una breve parentesi con una Soundsation lp (completamente rifatta ma di questo parlerò in seguito) e una eko simil-tele, complice anche una riscoperta passione per i Beatles ho acquistato una Epiphone Dot e una Gretsch pro jet gold, e qui arriviamo ai tempi odierni.
Ma, mentra la Dot mi dà soddisfazioni in termini di suono, la Gretsch non ha lo stesso mordente, così decido di cercare un alternativa.
Vendo la Eko e un pò di altra roba e acquisto quella che mi sembra un azzardo ma che mi convince appieno quando la provo per ben due volte : una Ibanez Prestige 2620 con corpo in mogano e top in acero figurato...amore a primo tocco!
Ma non avevo fatto i conti con la mia prima vera passione e sogno chitarristico, la Gibson Les Paul e anche grazie ad un regalo inaspettato, vendo la Gretsch e mi aggiudico una Les Paul studio usata favolosa, che mi dà soddisfazioni ogni giorno che lei si fa suonare (dico lei perchè non sono a livello di dire che la suono io!)
Ormai sono arrivato all'idea che è inutile avere tante chitarre mediocri con tanti suoni diversi, ma è meglio avere 2-3 chitarre fatte bene che ti danno soddisfazione, perchè tanto più di una alla volta non si può suonarne...
Il problema è che ora che Gibson non è più un sogno per me ci stò prendendo gusto, e la GAS è sempre in agguato...ad esempio quella Les Paul special con i P90 mi fa sbav...ma questo è futuro, e come si dice, chi vivrà vedrà!
Luca