di RicoBlues [user #148] - pubblicato il 14 agosto 2002 ore 13:08
RicoBlues ha scritto "In una solitaria vigilia di Ferragosto in ufficio, con poca voglia di fare, navigando su Accordo per scambiare 2 chiacchere, ho riletto la discussione sul suonare nei locali. Mi è venuta la voglia di scrivere due righe sull'argomento.
Tante cose giuste sono state dette, sicuramente la cosa più giusta è che siamo noi musicisti a dover fare qualcosa.svendersi: la voglia di suonare è tanta e la tentazione di accettare un paio di birre per salire sul palco è grande
pubblico: raramente preparato ed educato, è presente nei locali per "cuccare e bere" per loro la musica è come un quadro sulla parete, non tutti lo vedono, ma se manca se ne accorgono
gestori: devono fare i loro interessi, quando ho iniziato a suonare non esistevano i DJ, il gruppo era tutto. Poi si sono accorti che i DJ costavano meno e la gente ballava comunque. E i gruppi facevano attrazione pochi pezzi e tante luci... ma poi i DJ si sono messi a fare attrazione e sono arrivate le cubiste. Poi con l'avvento del karaoke e del freddo mondo delle tastiere midi e delle basi musicali (tutto a basso costo) il crollo
gelosia: la gelosia tra i musicisti in Italia è un fenomeno inspiegabile per il resto del mondo ... con Accordo
sembra che ci sia una leggera inversione di tendenza
chiusura: grossa chiusura mentale e snobbismo tra i cultori (musicisti e non) dei vari generi musicaliFortunatamente qualcosa (poco) sta cambiando"...