Vi voglio parlare di un negozio di strumenti musicali, un negozio come tanti. Questo negozio si trova a Fano, e dentro questo negozio ci lavorano due miei grandi amici: Andrea e Steve.
Steve è un personaggio unico, una persona come poche e un bassista come pochi. Ve lo posso garantire, nonostante il suo look dark alla Brandon Lee in Il Corvo è una persona solare e speciale. Poi c'è Andrea, decisamente introverso, a volte spigoloso, ma basta conoscerlo ed entrare nelle sue grazie perché ti metta a disposizione il suo sapere e le sue creazioni, ed è proprio di queste che vi andrò a parlare.
Da qualche anno infatti Andrea produce amplificatori e padali cosiddetti boutique. Molti pensano che lui si limiti a clonare, ma si sbagliano: Andrea, oltre a clonare, ha la pessima abitudine, se così si può dire, di reinterpretare, sperimentare e rivoluzionare un circuito facendolo proprio. In fondo il 90% dei pedali in commercio non sono altro che cloni/mod dei rimanenti 10% (TS9, FuzzFace, etc).
Ha creato anche diversi pedali che definirei simul-pre, cioè prendendo il circuito degli stadi di preamplificazione di famosi amplificatori e trasformarli in stompboxes, come per esempio ha fatto Wampler con il PlexiDrive, lo SloStortion e gli ultimi due Tweed'57 e Black'65 che altro non sono che i preamplificatori dei rispettivi Plexi, Slo100, Bassman e Twin.
La sua firma è Giovanetti HandWired.
La cura con cui costruisce tali prodotti è pari a quella dei maestri veneziani del vetro di Murano, il fascino del suo "laboratorio" (il retrobottega) è probabilmente dato dai pezzi di cavo elettrico sparsi in giro, amplificatori aperti in riparazione, chassis di stomp nella morsa sotto il trapano a colonna... E lui che ogni volta che passo a salutarlo è seduto allo sgabello con il saldatore in mano e la sua orrenda chitarra Frankenstein-simil-SG-diavoletto-viola a fargli compagnia (che utilizza per testare le sue creazioni).
Indimenticabili le volte in cui, all'inizio, gli chiedevo consigli e pareri per un ampli un po' rumoroso, un po' di fruscio, un rumorino da verificare, e lui con aria impassibile "ah, ma io non sento niente". Oppure se mi sembrava che un pedalino cambiasse suono, e lui molto tranquillamente lo collegava all'oscilloscopio e mi mostrava che, anche se stava collegato due ore, il problema ero io e non il pedale. Ma naturalmente questo non lo diceva, questo per dire che spesso i negozianti devono combattere con una brutta razza, spesso di ipocondriaci: i chitarristi!
Tornando alle creazioni di Andrea, lui ha creato, clonato e rivisitato vari amplificatori. Vox, Fender, Marshall, DrZ etc. , ne ho provato qualcuno e sono davvero fatti bene, soprattutto suonano bene. Sono point-to-point, con componenti scelti maniacalmente, dai condensatori alle resistenze, fino alle valvole accuratamente metchate.
L'anno scorso ho acquistato una testata Fender Bassman del '66, inutile dire, un amplificatore eccezionale, da lacrime agli occhi. Andrea quella volta mi disse: "guarda, questa è come una Ford Mustang d'annata, se la tieni in garage per fare il figo va bene, se invece la vuoi utilizzare tocca che ci metti le mani". Detto fatto, l'ampli aveva bisogno ahimè di un bel tagliando e oltre il trasformatore di alimentazione praticamente cotto è stato necessario sostituire gran parte degli altri componenti. Io, preoccupatissimo di perdere il valore storico e la sonorità originale, mi sono comunque convinto e ho messo nelle mani di Andrea la mia cara Bassman. L'ampli, oltre a essere rinato, suona! Ma suona davvero. Se prima l'eccessiva compressione rendeva inutilizzabile in un contesto live quest ampli, ora il circuito BlackFace canta, e miseria porca come suona! In molti ora mi chiedono di vendergliela o passano in negozio a chiedere quale magia sia stata fatta a quell'ampli, e Andrea risponde, sempre tranquillamente con cadenza scientifica: "nessuna, ora l'ampli ora suona come avrebbe suonato 50 anni fa".
Ora passiamo ai pedali. Io in pedalboard, a parte il Timefactor, ho solo pedali Giovanetti HandWired o comunque pedali stock da lui moddati. Specifico che io non sono endorser, ci tengo solo a esprimere la mia gratitudine, rendervi partecipe della mia soddisfazione e dare il giusto merito a un produttore italiano che se lo merita.
Ho avuto la fortuna e possibilità di provare con calma quasi tutti i suoi pedali che, a parte gli accostamenti di genere musicale, di gusto o quant altro, sono fatti davvero bene. Anche le mod che effettua sui pedali stock sono precise ed efficaci, su molti poi applica delle colorazioni (a richiesta) originali e interessanti che rendono unico tale pedale (come la colorazione a pattern Paisley, naturalmente sul clone del famoso chitarrista country omonimo).
Il grosso vantaggio di avere un produttore italiano, oltre all'assistenza tecnica diretta, oltre a un costo decisamente inferiore rispetto alle produzioni di oltre oceano, è quella di poter chiedere personalizzazioni anche importanti sui vari ampli o stomp. Personalmente, per esempio, ho richiesto un clone del PlexiDrive ma che fosse doppio in un unico chassis, e che mi permettesse di passare da un settaggio all'altro con un semplice click del 3pdt. Naturalmente era un'esigenza e un vezzo mio, ma le soluzioni trovate da Andrea e infine la realizzazione del pedale hanno attirato l'attenzione di vari utenti (il che rende felice anche me, che per una volta ho dato un contributo e non mi sono solo preso gli accidenti per aver chiesto qualcosa di strano).
Andrea è quindi in grado di realizzare anche i vostri sogni: vuoi in un unico stomp un TS9 switchabile in TS808 con AC Boost per boostare il tutto? Lui lo fa. Vuoi in un unico pedale un Exstacy, un Turbo Rat e perché no un BigMuff? Se po fa. Vuoi un pedale con stampato la facciona di tua suocera così lo pesti più volentieri? indovina? Vuoi una Mesa RoadKing trasformata a pedale? Ehm, io eviterei di chiederglielo, a volte arrivano anche simili richieste.
Questo mese l'Accademia Della Musica Moderna di Pesaro organizza una serie di lezioni sul mito di Jimi Hendrix ed è stato chiesto ad Andrea di fornire i pedali (cloni naturalmente) che Jimi ha utilizzato durante la sua carriera: Roger Mayer Octavia, Roger Mayer Classic Fuzz (il Fuzz Face con le modifiche fatte da Roger per Jimi), Roger Mayer Axis Fuzz, Mostrite Fuzzrite, Vox Clide McCoy Wah, e in fase di ultimazione il mitico UniVibe (originale, non il Dunlop) con il controllo esterno della velocità tramite pedale d'espressione.
In ultimo ci tengo a descrivere Andrea come una persona competente anche dal lato storico della musica, più di una volta sono rimasto incantato alle sue "rare" spiegazioni con nozioni storiche, tecniche e musicali. Bravo Andry!
Detto questo vi lascio, spero presto di trovare il tempo per registrare delle clip audio/video in modo da mostrarvi le potenzialità di questi prodotti.
A presto!
Buona Musica
Ismaele