di perrynason [user #17170] - pubblicato il 24 settembre 2012 ore 10:18:13.
Immaginate di avere una chitarra di pongo, di imbracciarla e premerla bene contro di voi fino a darle lo stampo del vostro corpo, con l’incavo per la pancia, lo smusso per l’ascella, l’appoggio per l’avambraccio e quello per la coscia. E già che ci siete torcete anche il manico in modo che vi risulti bello comodo in tutte le posizioni. Probabilmente ora la chitarra somiglierà ad un cavatappi, ma sarà proprio come quella che vi costruirà in legno massello il signor Burrell, liutaio americano un filino controcorrente.
Negli anni ’50, quando era alle scuole superiori, Leo Burrell aveva cominciato a suonare la chitarra, ma ben presto si era scocciato di sentirsi dire “tieni il polso così, piega le dita cosà” e aveva mollato sentenziando “imparerò a suonare la chitarra quando sarà lei ad adattarsi alla mia forma, non io alla sua”. Yeah, tipica spocchia americana! La frase sembra uno di quegli aforismi inventati dai biografi dei grandi personaggi, ma ciò non toglie che le chitarre del signor Burrell seguono fedelmente quell’idea ed è possibile farsele costruire su misura.
I clienti sul suo sito sembrano soddisfatti (e figurati!), ma credo sia lecito chiedersi come possa suonare una chitarra acustica che sembra uscita da un quadro di Dalì, col top ritorto che pare infischiarsene della trasmissione delle vibrazioni e di ogni principio acustico. Come se non bastasse, Leo Burrell ha pure brevettato un manico che tra il primo e l’ultimo tasto si torce di 8 gradi. Manico storto, l’incubo di ogni chitarrista trasformato in principio ergonomico!
Non ho trovato audiovisivi sulle Burrell guitars, a parte quello di un ragazzo che mostra una semiacustica con la cassa solo leggermente piegata. Per suonare suona, ma non è una delle creazioni più strane e poi coi pick up tutto fa brodo. Mi piacerebbe provare una acustica, ammesso che mi vesta come si deve. Già, perché il signor Burrell ti confeziona una chitarra che sembra uscita da sotto un TIR, però ti abbraccia come un vestito di sartoria. E se poi metti su qualche chilo? “Scusi, me la può allargare qui sul giro vita?”. Mah!