di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 17 novembre 2012 ore 07:30
Allo stand Master Music a SHG 35 incontro il patron Claudio Formisano che mi mette in mano questa Aria, sottolinenando l'incredibile rapporto qualità prezzo. Claudio è un abile batterista, mette l'entusiasmo del musicista in ogni strumento che vende e quindi li vuole che suonano.
Allo stand Master Music a SHG 35 incontro il patron Claudio Formisano che mi mette in mano questa Aria, sottolinenando l'incredibile rapporto qualità prezzo. Claudio è un abile batterista, mette l'entusiasmo del musicista in ogni strumento che vende e quindi li vuole che suonano. E questa chitarra suona che è una meraviglia. Descriverla mi risulta facile e veloce, perché la chitarra parla da sola nel video: nonostante il rumore di fondo da manifestazione affollata, l’audio ne è testimone. Rimango letteralmente sbalordito dal prezzo dopo aver provato lo strumento con un po' di attenzione. Dopo vari giri con la leva Bigsby senza produrre scordature passo attraverso dei walking leggeri fino a pesanti cenni funk e stralunate melodie, su e giù per una tastiera comoda e scorrevole. I suoni a disposizione sono tanti, partendo dalle classiche tre posizioni splittabili dei pickup che suonano davvero bene. Agendo poi su toni e volume, utilizzando il pulito moooolto robusto, quasi crunch, del Randal (che suona da favola) mi sorprendono le innumerevoli sfumature ottenibili. Suonando a plettro, dita e unghie lungo la parte pizzicabile delle corde, si scopre che lo strumento reagisce bene, offrendo un’ampia gamma di suoni e colori. Cambiando il tocco della mano destra, l’Aria regala bei momenti: quando si passa dalla leggerezza di una carezza a delle vere sberle sonore lei ti viene dietro bene. È stata una prova tutto sommato breve, ma potessi riprovarla concedendomi del tempo sarei curioso di sentire come suona con cremose distorsioni ed effetti analogici vaporosi.
Certo, ci sono strumenti lussuosi che ti lasciano per forza stordito e non possono che confermarti la loro bellezza una volta provati: ma quando scendi da una Smart che va come una BMW, con una tenuta da formula uno, lo stordimento è maggiore. Le finiture sono raffinate. Il ponte Bigsby rende il suonare un vero piacere, grazie alla morbidezza con cui riesce a piegare il tono e poi tornare saldamente in accordatura. Dannatamente istantaneo e intuitivo rispetto a un Floyd Rose - che nell'essere comunque un attrezzo da formula uno, richiede più conoscenza e più pratica - permette di ondeggiare e di colorare quello che suoni e risulta subito maledettamente divertente. A mio parere, quest'Aria col suo look e soprattutto col suo suono potrebbe darsi molte, ma molte più... Arie!