di Frank72 [user #23373] - pubblicato il 26 novembre 2012 ore 02:16
L' ampli in questione è il noto Marshall valvestate model 80 con la valvolina 12ax7 nel pre, che girava negli anni 90. Ne comprai uno esattamente nel 1992.
L' ampli in questione è il noto Marshall valvestate model 80 con la valvolina 12ax7 nel pre, che girava negli anni 90. Ne comprai uno esattamente nel 1992. E' stato il mio primo ampli serio e ricordo che ne rimasi folgorato per suono e potenza. Col gain a palla, il contour tutto a destra e tecnica palm mute, usciva il suono dei Metallica e Anthrax del loro periodo migliore. Ma il valvestate non era solo questo, mi accorsi quando smisi di suonare metal e mi avvicinai a sonorità più bluesy, più sessanta-settanta e a quel punto decisi che era ora di cambiare. Nel 99 feci il passo valvolare e lo cambiai con un validissimo classic 30, che custodisco gelosamente. Di ampli ne ho avuti svariati e mai rimpianti e nel tempo non nego di aver sentito la mancanza di questo combone di buona fattura, si perchè io sono un eterno sentimentale anche con gli oggetti ma poi le cose ti arrivano così quando meno te lo aspetti e la settimana scorsa ho avuto un incontro frontale col valvastate in negozio. Lo affiancavano un ac 15 nuovo di pacca (quello con tolex blu) e un cassa-testata marshall jmp. Azz mi brillarono gli occhi per quella visione ed ho subito chiesto di provarlo. In cinque minuti ero tornato giovane coi capelli lunghi e la voglia di palm mute a palla! Lo provai un pò.... e che suono! Dopo un quarto d'ora di pensamenti non esitai a portarmelo a casa. Obbiettivamente avevo capito già allora che si tratta di un ampli versatile anche se dannatamente inglese. Per quanto riguarda quella valvolina ci sono pareri ed opinioni a non finire ed io sinceramente non so bene che ruolo abbia., leggendo in giro c'è chi sostiene che mettendo una 12at il gain diminuisce in favore di un cruch più corposo. I suoni in linea di massima sono un pò secchi con un clean che come corposità è migliore della sezione gain, che è priva di basse. Qui troviamo due od, uno leggerotto ed uno più spinto. In quest' ultimo c'è da fare attenzione perchè il potenziometro gain diventa sensibile ed è facile essere assaliti da uno sciame sonoro di zanzare. La funzione più allettante a mio parere sta nel contur che offre una gamma di sfumature distinte e gradevoli. L' unico pedale drive che ho trovato digeribile è il ts9 in tutte le regolazioni del caso, altri più blasonati tipo il plexitone decisamente no. Il reverb a molla tutto a palla è appena percettibile e questo può deludere un pò. Buono il send e return per effetti ambiente, equalizzazioni distinte per entrambi i canali. Che dire, nel mio caso la nostalgia ha prevalso ma non è un ampli scadente. Sono pezzi ventennali che sanno ancora dire la loro. Lo consiglio vivamente a chi cercasse un transistor da casa o da utilizzare per sonorità hard rock , blues-rock ma anche metal estremo e non spavenatevi per dimensioni e watt, lui suona bene anche a 1.