Newsletter con subject e sender sconosciuto (se usi Hotmail)
di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 26 novembre 2012 ore 00:56
Nei giorni scorsi sono stati segnalati casi di messaggi inviate dalla piattaforma Mailman di Accordo che appaiono nell'elenco dei messaggi in arrivo con mittente e subject vuoti. Il problema riguarda solo utenti di posta Hotmail. I nostri tecnici hanno fatto un'indagine scoprendo che Hotmail funziona a modo suo (in realtà si dovrebbe dire "a culo").
Nei giorni scorsi sono stati segnalati casi di messaggi inviate dalla piattaforma Mailman di Accordo che appaiono nell'elenco dei messaggi in arrivo con mittente e subject vuoti. Il problema riguarda solo utenti Hotmail e la cosa curiosa è che se si aprono e si inoltrano i messaggi, chi li riceve trova le informazioni corrette. Cioè, le informazioni non vengono strippate, semplicemente la webmail Hotmail non le visualizza.
I nostri tecnici hanno fatto un'indagine per scoprire le cause del problema. Il risultato è che Hotmail (come gran parte delle cose Microsoft) funziona a modo suo (in realtà si dovrebbe dire "a culo") fregandosene del fatto che Mailman (la più diffusa e solida piattaforma open source per la gestione di liste di invio) sia rigorosamente RFC-compliant, ovvero mandi posta che contiene tutte le informazioni richieste per l'unsubscribe richieste dalle regole, nell'header e nel corpo della mail. S'è anche scoperto che per ovviare all'inconveniente bisogna installare sul server di posta una firma DKIM, che assegna a ogni mail inviata una firma certificata a garanzia del dominio di provenienza e dell'assunzione di responsabilità da parte del mittente. Una richiesta abbastanza bizzarra, visto che noi spediamo da un server noto e dichiarato e che Microsoft spiega in un anfratto delle sue Faq tentando di piazzare un servizio a pagamento che a noi costerebbe almeno 1.800 dollari/anno.
Nonostante la letteratura disponibile in Rete dica sostanzialmente "suggerite alla vostra comunità di lasciare Hotmail che fa schifo, scegliendo preferibilmente Gmail", abbiamo deciso di implementare comunque DKIM, non fosse che per essere irreprensibili. Quindi a partire dalla prima newsletter di dicembre (non quella del 28 novembre, non ce la facciamo) il problema dovrebbe risolversi.
PS: E' un mondo difficile e vita intensa. Felicità a momenti e futuro incerto.