di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 11 gennaio 2013 ore 07:30
Dal facilitare le posizioni più ostiche fino alla ricerca espressiva più impegnativa, lo SpiderCapo offre materiale a qualunque tipo di chitarrista. Se il capotasto mobile può essere visto come un dito extra steso sulla tastiera, il ragnetto di Creative Tunings è di fatto una mano a sei dita che viene in aiuto dell'esecutore.
Si usa spesso dire che i limiti della musica sono solo nella testa di chi ci si dedica, tuttavia è poco ma sicuro che una mano meccanica extra non può che far comodo per la ricerca del proprio percorso artistico. Lo SpiderCapo è un atipico accessorio che amplia e amplifica il concetto di capotasto mobile, aumentando notevolmente le possibilità espressive di una chitarra, oltre i limiti meccanici dello strumento. Mentre un normale capotasto si limita a bloccare tutte le corde all'altezza di un unico tasto, con il dispositivo proposto da Creative Tunings si può scegliere individualmente quali corde premere. Il meccanismo adottato è immediato e intuitivo. Una volta fissato lo SpiderCapo sul manico all'altezza del tasto desiderato, si abbassano le "zampette" relative alle corde che andranno a subire l'effetto del capotasto, lasciando le altre libere di vibrare come se l'accessorio non ci fosse. All'atto pratico, è come avere sei piccoli capotasti indipendenti.
Le applicazioni dello SpiderCapo sono molteplici, tutte da scoprire con tanta pazienza e un po' di fantasia. Lo spirito d'iniziativa è fondamentale per sfruttare a dovere le potenzialità del capotasto e, come quando ci si approccia a un effetto o uno strumento concettualmente differente dagli standard di mercato, il trucco è ingegnarsi e pensare di comporre musica appositamente intorno a esso. Ciò non vuol dire che lo SpiderCapo non sia adatto all'uso come capotasto tradizionale o a suonare musica già esistente, ma tali usi certamente lo sminuirebbero.
Grazie all'opportunità di fermare solo determinate corde, è possibile esercitarsi a suonare su un singolo accordo facendo il verso alla musica modale. Montandolo al secondo tasto, per esempio, le posizioni aperte di La maggiore, La settima e Mi minore sono a portata di mano. Portandolo avanti di un fret e giocando con i pistoncini si può facilmente delineare un Re 6 o un Sol Maj9. Arpeggiando uno di questi accordi come fosse un tappeto di un'accordatura aperta, ci si può sbizzarrire nel solismo sul resto del manico con la comodità della tradizionale accordatura standard. Avanzando verso utilizzi meno banali, basta tenere a mente che le corde non stoppate vibrano libere, quindi sono suonabili anche dietro il capotasto. Ecco allora che è possibile fare un giro di basso ai primi fret mentre si arpeggia un accordo col capotasto posizionato su tutt'altra zona della tastiera, o si cambiano i voicing con qualche posizione presa dietro il capotasto, pensando ai pistoni come a delle dita extra per formare accordi a sei corde in posizioni altrimenti impossibili. Avere delle corde a vuoto, altre ferme col capotasto e altre premute con le dita offre una visione diversa della tastiera e della formazione degli accordi, che ora possono guadagnare sonorità più ariose e svilupparsi anche in tre settori distanti del manico. Se a ciò si aggiunge l'uso di accordature aperte o se si pensa alla possibilità di alzare e abbassare i pistoni in qualunque momento con lo scatto di un dito, le partiture possono davvero diventare complesse, prevedendo cambi di posizioni, pedali di basso e tonalità durante i brani.
Nel video che segue, il nostro Denis "burats" Buratto offre un assaggio delle potenzialità dello SpiderCapo.
Se il capotasto mobile può essere visto come un dito extra steso sulla tastiera, lo SpiderCapo è di fatto una mano a sei dita che viene in aiuto dell'esecutore, a patto di dover bloccare corde all'altezza di un unico fret. Un accessorio del genere può fare senz'altro la felicità degli amanti della "chitarra preparata", di quanti desiderino cercare sonorità alternative o di quelli che semplicemente vogliono facilitarsi un pizzico la vita nell'esecuzione di qualche brano in tonalità e posizioni più ostiche. Come si diceva, i limiti della musica sono solo nella testa di chi ci si dedica, ma una manina meccanica può far comodo.