di redazione [user #116] - pubblicato il 28 gennaio 2013 ore 17:00
Giacomo Castellano ci guida attraverso un catalogo Ibanez 2013 particolarmente ricco. Dalla promettente serie Iron Label si finisce con le nuove otto corde fino ad approdare a una impressionante nove corde e a un basso che cresce in direzione opposta, con sette corde di cui una è sviluppata verso l'acuto.
Per il tour attraverso lo stand Ibanez si è unito a noi un grande rappresentante italiano del brand giapponese. Giacomo Castellano ci ha guidato attraverso le principali novità della prossima produzione Ibanez, scoprendo insieme a noi una certa quantità di chicche, dalle nuove Iron Label fino a una impressionante chitarra a nove corde. Ma il tour inizia con un vecchio amore di Giacomo: la Iceman, che ora acquista sette corde, ponte fisso e una coppia di humbucker DiMarzio D Activator. Una corda in più e un fascino totalmente diverso ha la Tosin Abasi signature, già presentata da Tosin in persona in questo articolo.
Seguendo la scia di metal e sonorità estreme, si scopre una nuova variante di Ibanez FR. Tutta nera, con una bandiera Union Jack appena visibile attraverso il top scuro, la BBM1 è la signature di Ben Bruce, che ha deciso di dotare la chitarra di un'elettronica particolarmente curiosa e di un'accordatura di fabbrica in Drop D. Le intenzioni sono quanto mai bellicose.
Ma non si può pensare solo al top della gamma, quindi la fascia di prezzo si abbassa sensibilmente fino a raggiungere la Iron Label, l'etichetta di ferro disegnata da Ibanez per offrire un rapporto qualità prezzo estremamente vantaggioso. Le chitarre, ispirate ai classici della produzione nipponica, montano pickup selezionati tra EMG attivi, passivi e pickup DiMarzio.
Per gli amanti delle forme più tradizionali, non mancano le chicche come la signature dedicata al chitarrista degli Offspring, con i suoi due P90 e un look inconfondibile. Particolarmente elegante è la serie AR, rinnovata nei modelli e nelle finiture, particolarmente eleganti sotto la forma double-cut a top bombato. Rinnovato anche il parco chitarre da jazz e semiacustiche più in generale. Le Artcore ritornano con l'ottimo rapporto qualità prezzo che le contraddistingue e con finiture d'alto livello.
Vagando per lo stand, una chitarra in particolare cattura l'attenzione e colpisce l'immaginazione dei chitarristi più aggressivi e attratti dalle sperimentazioni più estreme: in esposizione c'è un prototipo di RG9, chitarra a nove corde. Di rimando, poco più in là è possibile vedere un basso a sette corde, dove la corda più acuta estende il range dello strumento verso l'alto rispetto a un basso tradizionale, andando di fatto a incrociarsi con il recente trend delle chitarre.