di redazione [user #116] - pubblicato il 01 febbraio 2013 ore 17:00
La scintillante - nel vero senso della parola - serie Detroit segna il ritorno della produzione Egnater entro i confini statunitensi. Interamente realizzati nello stabilimento calforniano, gli amplificatori Detroit 18 e Detroit 40 introducono un nuovo concetto di equalizzazione e una serie di utili features.
La serie di amplificatori valvolari Detroit, novità per il 2013, segna il ritorno della produzione Egnater entro i confini degli Stati Uniti d'America. I combo e le testate della serie sono interamente realizzati nello stabilimento californiano dell'azienda e arrivano in due modelli: Detroit 18 e Detroit 40. Dietro lo scintillante pannello in metallo che copre buona parte della porzione frontale delle testate, si celano dei circuiti valvolari versatili e aggressivi, con una riserva di gain di gran lunga superiore alla norma per i prodotti Egnater e un sistema di equalizzazione a dir poco interessante. Se a una prima occhiata i controlli dei Detroit sembrano quelli di un qualunque amplificatore a due canali, osservando più da vicino si notano diverse peculiarità. Nel modello da 18 watt, l'equalizzazione del canale clean è costituita da un solo controllo di tono che agisce simultaneamente sulle frequenze alte e basse, enfatizzandole quando lo si ruota verso destra, riducendole e facendo emergere i medi quando lo si ruota verso sinistra. Nel 40, una tradizionale equalizzazione a tre bande prende il posto del controllo di tono. Sul canale distorto, invece, l'equalizzazione è sempre a tre bande, ma aggiunge un potenziometro denominato Torque che, similmente al lavoro del Tono sul clean del Detroit 18, nasconde o spinge le frequenze medie a seconda del verso in cui lo si ruota. Grazie a tale dispositivo, mentre il suono passa agevolmente da equalizzazioni scavate a V a suoni mediosi perfetti per i solo, il volume resta invariato, rendendo l'amplificatore perfettamente gestibile. Per uscire a dovere nelle parti solistiche, il modello 40 offre un Solo boost attivabile da footswitch con una regolazione di livello dedicata.
Oltre a un classico riduttore di potenza, i Detroit sono dotati anche di un particolare switch studiato appositamente per l'uso casalingo. Passando dalla posizione Stage alla Home, la pasta sonora resta invariata, ma il volume si riduce drasticamente.
Ideali sul palco e ottimi in casa, i Detroit si propongono anche come macchine da registrazione, con un'uscita XLR completa di simulazione di cassa e microfonazione. Un selettore rotativo permette di scegliere tra cinque casse simulate, mentre grazie al dummy load integrato è possibile utilizzare gli amplificatori anche disattivando i coni, per registrare agevolmente in studio o collegarli direttamente a un mixer per i live più impegnativi. Un'ultima feature pensata per i musicisti da camera da letto è l'uscita cuffie con volume dedicato e una singolare simulazione stereofonica che rende il suono in cuffia meno direzionale rispetto al semplice segnale mono della chitarra, distribuendolo al meglio tra le due cuffie.
Al booth Egnater, la serie Detroit era esposta al completo, ma sempre accompagnata dai grandi classici come gli amplificatori Rebel e i mostri di potenza come la testata Armageddon.