I musicisti, in particolare i violinisti, i chitarristi e i pianisti, sono maggiormente a rischio di lesioni acute e croniche.
La famosa immagine delle mani di Keith Richards illustra chiaramente i danni della comune artrosi, che in un chitarrista prolifico e di lungo corso come Keef ha disseminato di noduli quelle povere articolazioni sottoposte a ore di stress quotidiano. Un uomo della sua tempra, sopravvissuto a decenni di vizi e abusi, porta i segni dell’usura delle articolazioni. Ma durante la carriera di un chitarrista le lesioni sono frequenti e, se non prevenute o curate, rischiano di pregiudicare le funzione essenziali della mano.
Le lesioni riguardano tutti, principianti vogliosi di imparare, che si sottopongono a ore continuative di sessioni di studio, e professionisti, che non consapevoli dei propri limiti continuano imperterriti a suonare per ore, giorni, settimane. Nella mia doppia veste di ortopedico e chitarrista, conosco molto bene il disagio di chi si vede, all’improvviso, impedito anche nel prendere un barrè per colpa di quella fitta di dolore alla base del pollice.
Di seguito, una carrellata delle patologie più frequenti.
Sindrome da compressione nervosa
A - Sindrome del tunnel carpale:
questa patologia colpisce frequentemente i musicisti che utilizzano gli strumenti a corda, come i chitarristi, a causa delle posizioni prolungate del polso in posizione di flessione. La ragione dei disturbi, formicolii, dolore e perdita di forza nelle prime tre dita, risiede nella compressione del nervo mediano, che entra nella mano attraverso il famoso tunnel costituito da un pavimento fatto di tendini flessori e un tetto costituito da un legamento. Il legamento si ispessisce negli anziani, restringendo il tunnel dall’alto, mentre nei giovani l’uso prolungato dei tendini flessori ne provoca l’infiammazione e quindi l’ispessimento, che produce lo stesso risultato.
B - Sindrome del tunnel cubitale:
questa sindrome è dovuta alla compressione del nervo ulnare nella doccia in cui passa a livello del gomito (quella scossa che sentiamo a volte se sbattiamo il gomito dipende proprio da una comprssione di questo nervo). Il disturbo riguarda il dito anulare e il mignolo. È un disturbo comune nella mano che prende le note (la sinistra per i destrimani e viceversa), ma è una sindrome meno comune di quella che riguarda il tunnel carpale.
Tendinite
È la malattia infiammatola dei tendini, che frequentemente colpisce il polso dei chitarristi determinando una contrattura muscolare e dolore. Il disturbo è causato dallo sfregamento continuativo dei tendini e dei muscoli del polso per le troppe ore dedicate agli esercizi o alle cattive posizioni che si assumono durante gli esercizi stessi.
Gomito del tennista
Si tratta di una infiammazione dell’inserzione sul lato esterno del gomito dei tendini estensori del polso. È dovuto all’affaticamento da esercizi prolungati o cattive posizioni del gomito e del polso, ma una delle più frequenti cause dell’insorgenza di questa infiammazione è l’eccessiva pressione che si esercita sulla tastiera con le dita della mano sinistra nei destrimani e viceversa nei mancini. Si manifesta con dolore al gomito, sia in condizione di riposo sia quando si afferra un oggetto (come sollevare una bottiglia o un bicchiere).
Distonia focale
La distonia focale, definita anche come il crampo dello scrivano, consiste nel blocco improvviso della funzione di una o più dita, mentre si svolge una azione ripetitiva e forzata. Il paziente avverte una contrattura, spesso non dolorosa, che gli impedisce di muovere per alcuni secondi le dita o la mano. Non se ne conosce perfettamente la genesi dal punto di vista biologico, e questo ne rende difficile il trattamento.
Artrosi
L’esempio fatto all’inizio dell’articolo riporta la condizione tipica di una mano affetta da artrosi. La degenerazione, o più semplicemente l’invecchiamento delle articolazioni, può colpire qualunque dito, le ossa del polso, ma soprattutto riguarda la base del pollice (dove si chiama rizoartrosi) e le falangi terminali delle dita, ed è dovuta all’uso intensivo e ripetitivo delle dita. L’invecchiamento articolare è in funzione anche di fattori genetici, ma nei chitarristi la mano che suona sulla tastiera è soggetta a microtraumi che ne accelerano la degenerazione. La malattia si presenta con dolore, tumefazione, noduli, instabilità delle dita che ne compromettono la presa, la forza e la destrezza.