di redazione [user #116] - pubblicato il 13 aprile 2013 ore 19:00
Le novità Laney virano verso lo studio di registrazione e la camera da letto, con due amplificatori a bassa potenza e un rack ricavati da due grandi successi dello scorso anno: il Tony Iommi signature e l'Ironheart.
Le novità Laney virano verso lo studio di registrazione e la camera da letto, con due amplificatori a bassa potenza e un rack ricavati da due grandi successi dello scorso anno: il Tony Iommi signature e l'Ironheart.
Il mastodontico stack Tony Iommi signature torna a Francoforte e si porta dietro un figlioletto: un combo da 15 watt. Per offrire lo stesso caratteristico sound della testata, l'amplificatore non fa economia sui componenti e il progetto, bensì estrapola un intero canale della prima signature, quello più spinto, e lo infila in un mobiletto con altoparlante da 12 pollici. La potenza ridotta è utile a godere delle valvole anche a volumi contenuti, e qualora anche i 15 watt dovessero essere troppi, si può sempre collegare la chitarra al secondo input, che offre meno di un watt di potenza per studiare in tutta tranquillità. L'amplificatore conta sugli stessi controlli della testata da cui è tratto, compresi i potenziometri Dynamics e Tone aggiuntivi all'equalizzazione tradizionale. In più, un boost dà un ulteriore margine alla quantità di gain disponibile, agendo come un clean booster posizionato appena all'ingresso dell'amplificatore, prima degli stadi di guadagno.
Anche l'Ironheart ritorna in due formati differenti. L'IRT15H è un lunchbox che, come il precedente combo, estrae il canale più aggressivo della testata a cui si ispira e lo mette a disposizione dei chitarristi in cerca di un amplificatore meno potente dotato di pre booster e dello stesso sound che ha reso famoso l'Ironheart. Per gli amanti dei rack, l'Ironheart arriva anche in studio. Anche per lui, un input per 15 watt e uno da meno di un watt. In aggiunta, il rack può essere usato come un preamp in fase di registrazione grazie al dummy load interno che permette di utilizzare l'amplificatore anche senza aver collegato una cassa esterna senza provocare danni. In questo caso, il segnale è raccolto dopo la sezione finale e non solo dal pre. Per essere interfacciato ai dispositivi Digital Audio Workstation, l'Ironheart conta su una connessione USB.