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Aspettando SHG Salerno: Loveri Strumenti Musicali
Aspettando SHG Salerno: Loveri Strumenti Musicali
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La famiglia Loveri ha contribuito ad alimentare la fama della storica via San Sebastiano di Napoli, la strada in cui si concentrano i più famosi negozi di strumenti in città. Dal 1880, Loveri Strumenti Musicali presta servizio ininterrottamente a musicisti classici e moderni, e per il 2013 ha deciso di unirsi allo show di Second Hand Guitars con un'offerta speciale per i visitatori di Salerno.
La famiglia Loveri ha contribuito ad alimentare la fama della storica via San Sebastiano di Napoli, la strada in cui si concentrano i più famosi negozi di strumenti in città. Dal 1880, Loveri Strumenti Musicali presta servizio ininterrottamente a musicisti classici e moderni, e per il 2013 ha deciso di unirsi allo show di Second Hand Guitars con un'offerta speciale per i visitatori di Salerno.

Abbiamo intervistato Maurizio Loveri, amministratore della società, che ci parla della sua storia, del lavoro di musicista oggi al meridione e dei progetti e offerte che ha in serbo per il prossimo SHG.

Un SHG al sud è una novità per tutti e la presentazione è d'obbligo: chi è Loveri Strumenti Musicali?
Discendiamo da una famiglia di musicisti dal 1880, ci riteniamo quindi la società più antica d'Italia. Almeno stando ai documenti. Tutti i nostri avi erano musicisti e abbiamo iniziato la nostra attività come liutai. I miei avi hanno cominciato a costruire violini, violoncelli, ma anche chitarre e mandolini. Dopodiché la società si è evoluta con una piccola fabbrica di strumenti a percussione, nello specifico batterie, che mio padre costruiva per conto di Meazzi, distributore italiano di strumenti musicali. In seguito l'azienda ha cessato questa attività e ha continuato solo la parte commerciale.
Noi vendiamo tutti gli articoli relativi a strumenti musicali e i loro servizi tranne i pianoforti classici. Questo perché risediamo in una zona molto antica e l'ubicazione non ci permette di avere degli spazi abbastanza ampi per offrire una gamma di pianoforti classici, che hanno bisogno di spazi.
Siamo molto evoluti nel campo della tecnologia musicale per quanto riguarda la computer music e tutta l'elettronica, sintetizzatori e tastiere, come siamo specializzati nel settore percussioni: i nostri clienti ci reputano il miglior negozio attualmente esistente in Campania.
Nel settore classico vantiamo una vasta esposizione di strumenti ad arco e chitarre.

Come sei venuto a conoscenza di SHG e, in particolare, cosa ti aspetti dall'edizione di Salerno?
Sono venuto a conoscenza di SHG tramite il web, ma già conoscevo l'importanza di questa fiera e ho deciso di portare avanti la nostra presenza nell'edizione di Salerno durante un incontro di lavoro con Claudio Formisano, presidente Disma.
Nel frattempo ho avuto l'idea di non presentarci solo come negozio di chitarre, che alla fine al 70 o anche 80% finiscono per essere spesso simili tra loro. Portare Ibanez, Gibson, Epiphone e quant'altro sarebbe stato qualcosa di ripetitivo.
Invece abbiamo voluto essere presenti con la tecnologia legata al classico.
Oggi il musicista, elettrico, classico o acustico che sia, vuole nell'intimo fare delle cose con l'elettronica, ma mentalmente rimane spesso legato al discorso del classico. Quindi mi sono permesso di offrire, alle persone che interverranno, anche questo settore, che può essere una novità.
Saremo presenti con l'aiuto di Steinberg Germania, che ci darà l'opportunità di contare su un loro dimostratore, avremo poi delle demo continue sui software Cubase e sulle loro schede audio.
Saremo presenti anche con altri prodotti sempre dedicati agli strumenti musicali e anche con le nostre solite chitarre, i bassi e anche altri accessori, che oggi credo siano un piccolo aiuto per il commercio.

Aspettando SHG Salerno: Loveri Strumenti Musicali

I prodotti, per marca e modello, che non possono mancare in un home studio amatoriale.
Prima cosa si ha bisogno di un computer o anche di un iPad, o un iPhone. Poi una piccola scheda audio tipo la Steinberg CO2… logicamente pubblicizzo il marchio che mi ha dato l'aiuto!
Oppure qualcosa Roland, ma ce ne sono tante altre ancora.
In ultimo, un software. Certamente Cubase, ma ce ne sono anche altri di qualità.
Basta una spesa minima che si aggira anche sui 250 euro. C'è chi è timoroso all'idea di avvicinarsi all'elettronica, invece è una cosa semplicissima, basta solo un po' di volontà e applicazione.

Pare che la crisi si sia fatta sentire di più al meridione che altrove: qual è la tua proposta/offerta anti-crisi per stimolare i visitatori di SHG?
Proposte anti-crisi non ce ne sono. Sicuramente noi, come società, dal 1880 abbiamo dato veramente di tutto e oggi abbiamo rimesso in ballo tutto quello che si è potuto guadagnare in questo campo. Noi lo facciamo con pubblicità, dando supporto ai clienti giornalmente, facendo anche sconti un po' particolari per aiutare il cliente a fare delle spese e affrontare la crisi. Penso che l'informazione sia una delle cose più importanti su cui oggi produttori, distributori e rivenditori, debbano investire.
Noi oggi, stando in una strada che è la più antica d'Italia per la vendita di strumenti, che accoglie quasi 15 rivenditori e 30 vetrine, possiamo offrire una miriade di strumenti. Però c'è da considerare che a causa della zona a traffico limitato (ZTL) abbiamo avuto, oltre al 20% di perdita dovuto alla crisi, un ulteriore 15-20% di fatturato annuo in meno.
Con la zona chiusa al traffico è impossibile trasportare un grosso strumento da via San Sebastiano. Ci sarebbero i taxi, ma il cliente viene qui per risparmiare e si ritrova un'altra spesa.
A questo punto, il cliente acquista sul web: viene qui, controlla i prezzi, controlla lo strumento, e poi acquista altrove.

Un bilancio sullo stato di salute della musica a Napoli.
Per quel che riguarda la musica a Napoli, c'è tanta gente che vuole fare musica. Purtroppo le soluzioni sono molto minori di quelle che vogliono incidere.
Oltre all'investimento necessario a creare qualcosa, anche il livello delle etichette - non tanto delle registrazioni - è molto basso.
Non c'è soluzione, guardo continuamente i musicisti che fanno la passeggiata quotidiana o settimanale a via San Sebastiano e, parlando con loro, dicono che non c'è più il mercato di una volta, e il lavoro è ridotto del 50% o anche del 70%.
La situazione "crisi nazionale" è sicuramente uno dei punti chiavi della situazione, ma c'è anche una serie di retroscena… chi richiede il servizio non emette fattura… entriamo in un circolo da cui non c'è uscita.

Cosa si può fare, secondo te, per risollevare le sorti della musica al sud?
Io farò parte del project team dell'Ente Mostra d'Oltremare che, nel mese di settembre, svilupperà un'importante manifestazione, che si chiamerà MiMo.
Noi cureremo tutto ciò che è strumento musicale con le aziende italiane più importanti, tra distributori e costruttori. Ci saranno tanti strumenti e, cosa più importante, ci sarà tanta musica.
Ci saranno jam session, un continuo repertorio, insegnanti che daranno la loro disponibilità per tutti gli strumenti, dal canto al violino. Ci sarà il Conservatorio di San Pietro a Majella.
MiMo sarà aperto 3-4 giorni a tutti anche con un biglietto molto economico e la sera si farà anche discoteca. Anche quella della parte DJ è musica, e quindi ha diritto di esserci. Logicamente lo faremo in un orario adatto a quel settore.

Come possiamo riconoscere il tuo stand in fiera? Avete preparato qualche esca particolare per attirare i visitatori?
Il nostro marchio è riconosciuto, senza dubbio, quindi verranno anche a vedere cosa può offrire Loveri Strumenti Musicali in quell'occasione. Sicuramente ciò che porteremo è quella tecnologia che incuriosirà il visitatore. Sono sicuro che il discorso della tecnologia legata al classico sarà un punto a nostro favore e creerà interesse, anche perché daremo demo continue, e poi porteremo piccoli gadget e degli strumenti un po' particolari. Credo potremo far felici anche chi ci visiterà per la prima volta.
interviste loveri shg salerno 2013
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