di redazione [user #116] - pubblicato il 12 luglio 2013 ore 16:00
Brian Wampler ha messo a punto un fuzz dal progetto inedito, mirato a replicare l'inconfondibile risposta di un fuzz vintage collegato a un full stack. Con due modalità separate, il Velvet Fuzz promette di fare la felicità anche di chi ama la categoria ma non ne apprezza il carattere selvaggio.
Brian Wampler ha messo a punto un fuzz dal progetto inedito, mirato a replicare l'inconfondibile risposta di un fuzz vintage collegato a un full stack. Con due modalità separate, il Velvet Fuzz promette di fare la felicità anche di chi ama la categoria ma non ne apprezza il carattere selvaggio.
Costruito a mano negli USA come tutti i pedali Wampler, il Velvet Fuzz conta su un disegno nuovo per il genere. Il pedale è pensato per restituire sonorità compresse e rombanti che, il costruttore assicura, faranno la felicità dei fan di David Gilmour e di Eric Johnson.
Il Velvet Fuzz non tenta di imitare altri fuzz attualmente in commercio. Piuttosto, l'idea alla base è quella di ricreare il particolare timbro generato dall'unione di un fuzz di stampo vintage e di un amplificatore valvolare stile britannico.
Il risultato atteso è quello di imitare sonorità storiche del rock con una gran quantità di gain e una facilità d'uso mai vista prima grazie a uno switch dedicato.
L'arma segreta del Velvet Fuzz è, per l'appunto, un selettore che permette di scegliere tra le modalità Big e Tight. Selezionando la prima delle due, il pedale reagisce come un fuzz tradizionale, creando una dose spropositata di compressione e generando il suono grosso e a tratti impastato tipico dei distorsori in auge agli esordi del rock. Nonostante l'impressionante quantità di gain generato, il nuovo arrivato promette una buona dinamica, con la possibilità di pulire sensibilmente il suono con l'azione sul volume della chitarra. Passando alla posizione Tight il timbro resta invariato, ma la pasta sonora risulta più definita e la compressione è nettamente inferiore, rendendo il playing più dinamico e adatto ai chitarristi che amano la distorsione tagliente generata da un fuzz ma non intendono ritrovarsi con bassi confusi o con un tono insensibile al tocco. Di fatto, le modalità commutano fisicamente tra due circuiti indipendenti: un fuzz e un "distorsore che fa il fuzz".
Per un uso facile e diretto, i controlli si limitano ai classici potenziometri per il volume, il quantitativo di distorsione e i toni, qui chiamati Brightness. L'immancabile switch true bypass fa sì che non si riscontri alcuna perdita di segnale quando il pedale è disattivato. Il Velvet Fuzz è uno stompbox semplice, con una cura particolare prestata alla scelta dei componenti interni, con condensatori, resistenze e transistor selezionati a mano.