di giambu [user #4070] - pubblicato il 17 luglio 2013 ore 01:31
Nell'ottobre scorso è apparso su queste pagine un interessante articolo di alberto da titolo "Intonare la Telecaster 60 anni dopo" dove veniva presentata una approfondita descizione dell'evoluzione del ponte della Telecaster, dalle origine ai giorni nostri. Trovandomi oggi nel desiderio di cambiare il ponte della mia chitarra mi domandavo quale potesse essere quello più opportuno da scegliere. Lo strumento in questione è stato realizzato anni fa da un liutaio romano ma non è riuscito bene, purtroppo. Ha un suono scuro, troppo scuro per essere una vera Telecaster, anche se complessivamente ha un gradevole contenuto armonico che lo rende, in qualche modo, un bel suono. Ho giàscitto anni fa un articolo sulla mia "telecaster baritona" chiedendo aiuto per migliorarne il suono ma senza successo. Il corpo in ontano e un grosso manico con tastiera in palissandro non hanno sicuramente giovato all'apertura del timbro ma anche la sostituzione dei pickup che avevo montato (Standard) con dei Vintage Fender, non sono serviti a molto. La chitarra ha continuato ad essere scura in modo eccessivo anche forse, e qui veniamo al punto della discussione, per la presenza di un ponte vintage, ma a sei sellette. Avevo desiderato un ponte "antico" ma che permettesse di intonare bene tutte le corde, a differenza di quello a tre selle, dove l'intonazione spesso lascia a desiderare. A quanto pare la presenza sulla mia chitarra di questo particolare tipo di ponte contribuisce ulteriormente a renderla meno brillante, meno Telecaster. Certamente la cosa migliore sarebbe cambiare il corpo troppo risuonante, che la fa vibrare come una semiacustica (dice il liutaio) mangiandosi le frequenze alte. Ma mi sembra veramente troppo per uno strumento che resterebbe sempre di basso valore. Per cui l'unica opzione di miglioramente mi sembra quella di cambiare il ponte, ma quale? Senza andare anche in questo caso su soluzioni troppo dispendiose come il Callaham o il Glendale sto pensando al classico Fender oppure al Wilkinson con le selle d'ottone. La differenza fondamentale tra i due è che il Wilkison, come dice albero nel suo articolo "propone un ponte molto ingegnoso, con tre sellette imperniate al centro che possono essere inclinate attorno al perno. La vite centrale blocca il tutto a intonazione raggiunta.". Qusto permetterebbe di ottenere una buona intonazione, oltretutto ad un prezzo più basso di quello Fender. Ma ne vale la pena? Sono entrambi validi qualitativamente e, veramente contribuirebbero a migliorare il mio suono? In rete ci sono tante risposte entusiastiche ma io sono un poco scettico. Il mio liutaio invece dice di si.