di Pasciu [user #39804] - pubblicato il 02 febbraio 2014 ore 01:33
Da buon chitarrista infogato sto seguendo un po' tutti gli articoli e i video sulle novità al NAMM e ho notato una cosa: più il brand presentato fa parte della schiera dei “grandi classici”, meno mi attira e minore è l'aspettativa di scoprire cosa si sono inventati per raccogliere l'interesse del pubblico. Per arrivare a questa conclusione ho seguito un percorso inverso, infatti tutto è cominciato dalle prime notizie provenienti da Massimo Varini riguardo al nuovo catalogo Eko, cosa che mi ha subito stuzzicato, perchè vedere il suo nome insieme a quello di Fontanot coinvolti in questo progetto faceva pen sperare, dunque appena sono usciti i video e l'articolo mi sono fiondato a leggere e vedere, rimanendo peraltro soddisfatto. Nei giorni successivi sono usciti altri articoli e video che ho guardato e quando sono arrivati i “colossi” Fender e Gibson lì per lì ho pensato: “Toh, è vero ci sono anche loro”. Ovvio che si. Perchè questa cosa mi ha stupito? Perchè da loro non mi aspetto novità. Ogni volta che Fender fa qualcosa di nuovo sono sempre le stesse cose un po' rimaneggiate, lo stesso per Gibson. D'altra parte chi glie lo fa fare di rinnovare tutto sfornando nuovi design che li porterebbero quasi sicuamente al fallimento? Niente e nessuno ovviamente, però di fatto se avessi la fortuna di essere a Los Angeles direi: “ma che ci vado a fareda loro, tanto son sempre le stesse strato, le stesse les paul eccetera, capirai che cambia se mi ci metti il bollino dell'anniversario o se montano pick ups diversi dalla norma”. Magari sono un barbaro insensibile, ma non mi pare che le schedine di Fender per cambiare la circuitazione siano chissà che cosa, tanto alla fine della fiera (ha ha ha) chi si prende una strato vuole la strato. Non voglio essere irrispettoso per chi ha fatto la storia della chitarra e nemmeno dico che non dovrebbero presentarsi alle fiere, ci mancherebbe, ma siccome mi sono stupito di questa riflessione che mi sono trovato a fare ho pensato di condividerla.