di redazione [user #116] - pubblicato il 18 marzo 2014 ore 08:30
Una tecnologia ibrida primeggia allo stand Koch. Si tratta di un'architettura per gli amplificatori Jupiter e il finale di potenza ATR4502, basata sull'unione tra valvole e MOSFET. I dimostratori di Francoforte ce l'hanno mostrata, e noi ve la facciamo ascoltare.
Una tecnologia ibrida primeggia allo stand Koch. Si tratta di un'architettura per gli amplificatori Jupiter e il finale di potenza ATR4502, basata sull'unione tra valvole e MOSFET. I dimostratori di Francoforte ce l'hanno mostrata, e noi ve la facciamo ascoltare.
Una nuova testata entra tra le file Koch. La Jupiter da 45 watt è una due-canali con equalizzazione in comune, ma con controlli di gain e volume per ciascun canale. Un riverbero digitale, come anche il cambio canale, è attivabile a piacimento attraverso uno switch a due canali incluso nella confezione. Sul retro, l'amplificatore dispone di send return e di uscita XLR per la registrazione in diretta o il collegamento a un mixer senza bisogno di microfonazione. La testata è accompagnata da una nuova cassa 2x12 dedicata, con altoparlanti progettati appositamente per Koch. Gli stessi sono montati nelle versioni combo: una con un solo cono, un'altra con due coni. In lavorazione, e mostrata in anteprima alle telecamere di Accordo, c'è anche una nuova testata in dimensioni ridotte, sulla quale si potrà approfondire solo tra qualche tempo.
La stessa tecnologia ibrida, denominata Authentic Tube Response, è adottata dal finale di potenza ATR4502. Quest'ultimo offre 45 watt in stereo o 90 in mono, in un formato particolarmente compatto garantito dall'assenza di ingombranti valvole tradizionali.