In giro c'è poca chiarezza per quanto riguarda le Eko Mia curate da Massimo Varini dal 2009. Incuriosito, sono riuscito a ricostruire una storia di queste chitarre che ritengo la più vicina al reale accaduto.

Sul Web e su Accordo si trovano vari articoli sulle Eko Mia. Alcuni le definiscono pessime, altri ottime (sempre considerando il rapporto qualità prezzo), così voglio darvi qualche opinione per vedere se condividete anche voi le mie idee.

Questa prima serie è stata la prima curata da Massimo Varini in collaborazione con Eko. Dai vari esperimenti e test è nata una chitarra dall'ottimo rapporto qualità prezzo. Ha un Fishman Aero Blend, quindi con piezo e microfono a condensatore che permette di utilizzare comodamente anche le percussioni.

Per la fascia di prezzo ha buoni legni: cedro massello per il top e mogano per le fasce, fondo e manico, tastiera in palissandro, capotasto e osso del ponte in plastica.

Per dare un'ulteriore garanzia, Varini ha provato personalmente le prime 100 chitarre arrivate dalla fabbrica cinese e quelle che non rispondevano alle caratteristiche richieste sono state scartate o sistemate.

Lo stesso controllo è stato fatto sulle chitarre prodotte in seguito da Eko senza l'aiuto di Massimo.

Data la notevole richiesta e la soddisfazione dei vari acquirenti, è stata prodotta una nuova serie con quattro shape differenti. Le chitarre sono ora dotate di truss rod fastlock, il sistema brevettato da Eko che permette di cambiare l'action in pochi minuti e, con l'adjustable bridge, di cambiare l'altezza del ponte. I modelli sono:

Queste chitarre sono state realizzate con gli stessi legni della prima serie ma, dalle notizie che conosco, in una fabbrica cinese differente che ha cominciato subito con una grande produzione di chitarre che presto sono arrivati in Italia.

Per qualche motivo le chitarre però erano di qualità più scarsa rispetto alle prime, con problemi nelle colle, il fastlock che sollevava il manico dal corpo e altri problemi di vario genere.

Gli scontenti non sono stati tanto gli acquirenti, i quali potevano dare la colpa alla qualità/prezzo e comunque con il gradimento del sistema fastlock e le sue agevolazioni, quanto i negozianti che hanno visto la differenza palese fra i due modelli avendoli avuti entrambi tra le mani.

Lamentandosi presso Eko, hanno potuto restituire tutta la serie degli strumenti all'azienda che in questo si è mostrata veramente seria, sempre secondo le mie idee.

Con questo problema, Eko ha sicuramente perso sia clienti che stimatori, pero quest'anno ha presentato una nuova serie con criteri di produzione che non hanno ammesso errori. Tutti i modelli sono stati studiati dall'azienda con Massimo Varini e Roberto Fontanot (liutaio di fiducia di Varini e con molta esperienza sia nelle chitarre acustiche sia nelle elettriche) con un controllo più serio sugli strumenti prodotti in Cina. Inoltre sono stati ideati anche modelli elettrici.

La serie MIA di una volta è stata divisa così in varie serie diverse, tra cui le due più vicine all'originale sono la EVO e nuova MIA senza fastlock, o con un nuovo fastlock più preciso.

La EVO comprende:

Tutte hanno il top in cedro massello selezionato. Hanno fasce, fondo e manico in mogano, la tastiera in palissandro selezionato e capotasto e osso del ponte in osso. Tutte le chitarre della serie montano il Fishman Isys: equalizzatore con solo piezo.

La nuova serie MIA invece ha gli stessi shape della vecchia con sempre cedro massello per il top, ma fasce e fondo in palissandro e manico in mogano. Monta il Fishman Presys Blend (come l'Aero Blend).

Dopo questo punto della situazione generale viene la mia esperienza personale. Volevo acquistare una chitarra Eko di queste ultime serie, mi ero praticamente deciso per comprare un Eko mia D della prima serie, una rimanenza del negozio ma alla fine ho scelto una Eko EVO D CW. E chi se lo aspettava?

Ecco quello che ho riscontrato nel suono delle chitarre che ho provato prima di decidere.

Legno buono a vista, venature perfette e dritte, suono abbastanza gonfio e con bassi soddisfacenti nonostante lo spessore ribassato della cassa, manico confortevole.

Tornando al suono, è un suono ricco di medi con un'ottima espressione anche degli alti, pochissimo friggio delle corde, suono molto pulito, con un suono che si avvicina molto a chitarre più professionali e con prezzi più alti. Collegato il jack, il piezo lavora bene, con un suono però molto più secco che dal vivo. Integrato con un microfono esterno, il problema scompare.

Il suono è più secco rispetto alla EVO D cw, comunque abbastanza pieno. Un po' meglio nei bassi, si vede però che il legno è di minor qualità. Amplificata, risulta un po' meglio della EVO nei bassi ma il suono un po' secco nei medi rimane. Il problema più grosso è che le corde friggono molto (in due su due chitarre che ho provato) nonostante l'action uguale alla EVO.

Suono uguale alla EVO D cw, se non per un pelo meno di medi e di bassi in più, ma quasi impercettibilmente.

Suono uguale alla EVO 018, ma con meno bassi (anche della D cw).

Alla fine ho acquistato la EVO D CW a 330€ con (secondo me) una più che ottima qualità prezzo e un suono insuperabile per la fascia di prezzo. Consigliata a tutti.