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Datare chitarre e bassi Fender
Datare chitarre e bassi Fender
di [user #26523] - pubblicato il

Per un appassionato di chitarre e bassi Fender è fondamentale imparare a riconoscerne la provenienza con una semplice occhiata. Maurizio Piccoli ci introduce alla lettura dei codici seriali con un estratto dal suo libro "Fender", ora in offerta speciale.
Per un appassionato di chitarre e bassi Fender è fondamentale imparare a riconoscerne la provenienza con una semplice occhiata. Maurizio Piccoli ci introduce alla lettura dei codici seriali con un estratto dal suo libro "Fender", ora in offerta speciale.

La datazione delle chitarre Fender risulta sufficientemente agevole se raffrontata a quella dei prodotti di altre Case famose (Gibson, Gretsch). Comunque anche qui non mancano le eccezioni a rendere interessante l’interpretazione dei dati, in particolar modo le discrepanze fra le date impresse sui manici e sui corpi e le date ricavabili dai numeri di serie. Tali sfasature furono dovute probabilmente al fatto che le placche metalliche, quelle per il fissaggio del manico e con stampato il numero di serie, in attesa dell’assemblaggio venivano alloggiate in un contenitore il quale veniva riempito anche quando non completamente vuoto. Alcune placche rimanevano, quindi, sul fondo e usate a distanza di qualche mese. La cosa, scompigliando la corretta sequenza numerica, tradiva la desiderata corrispondenza tra il numero impresso su di esse e le date riportate sul tacco del manico e all’interno del corpo. Anche tra queste due però quasi mai vi è concordanza. A causa poi della frequente mancanza della data sul corpo, viene presa a riferimento quella presente alla base del manico, la fonte certamente più sicura per la datazione di una Fender.

Datare chitarre e bassi Fender

I primi esemplari di chitarre e bassi (Broadcaster, Precision Bass) recano scritta a matita (quando non ne sono privi) la data per intero: giorno, mese e anno. Questa consuetudine durò breve tempo e a partire dai primi mesi del 1953 furono segnati, sempre a matita, solamente il mese e l’anno. Per esempio, la scritta 9–60 indica settembre 1960.
Dal 1962 fino ai primi anni Settanta venne usato un altro metodo: una timbratura a inchiostro alla base del manico. Si trattava di una sequenza formata da:
- una o due cifre
- tre lettere
- due cifre
- una lettera

Datare chitarre e bassi Fender

Il primo numero era il codice utilizzato per indicare per quale modello era quel determinato manico. L’1 indicava un manico per la Jaguar; i numeri 2, 22, 13 indicavano un manico per Stratocaster rispettivamente utilizzati dal 1962 al 1965 (2 – manico con paletta piccola), dal 1965 al 1967 (22 – manico con paletta larga e meccaniche Kluson) e dal 1967 in poi (13 – manico con paletta larga e meccaniche Fender). Altri numeri indicavano un manico per Telecaster e Esquire (3), un manico per Jazzmaster (4), un manico per Precision Bass (5).
A questa prima parte del codice formata da una o due cifre seguivano tre lettere indicanti il mese e due numeri indicanti l’anno. Per un certo periodo il numero indicante l’anno era seguito da una lettera (A, B, C) la quale altro non era che un codice denunciante la larghezza del manico: A (stretto, 1 1/2” – 1,5”), B (standard, 1 5/8” – 1,625” ) e C (largo, 1 3/4” – 1,75”). In seguito, come comunicato nel giornale Fender Facts del 6 febbraio ’64, le opzioni furono quattro e venne utilizzata la lettera D (1 7/8” – 1,875”).
Esempio: 2 AUG 65 B indicava un manico per Stratocaster con paletta piccola dell’agosto 1965 con larghezza standard al capotasto.
Dal 1974 in poi alla base del manico furono riportate 7 o 8 cifre indicanti non la data ma codici di servizio, utili solo alla catalogazione e allo smistamento delle varie parti da assemblare. Va ricordato che generalmente la Rosewood Telecaster non è fornita della data alla base del manico.

La storia di Leo Fender e della sua più grande avventura è appassionante e ricca di risvolti. Puoi trovarla per intero leggendo il libro "Fender", di Maurizio Piccoli. Il libro è ora in offerta limitata sullo Store di Accordo, scoprilo a questo indirizzo.

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