Inserire il suono di una plexi d'annata in uno stompbox è il sogno di molti musicisti e l'obiettivo inseguito da numerosi disegnatori di effetti a pedale. Crazy Tube Circuits propone la sua interpretazione di british sound in scatola con il Ziggy.
È inutile: con i Tubescreamer non vado proprio d'accordo. Il mio suono deve essere di stampo Marshall plexi, poco gain, dinamico, trasparente con un bell'attacco, aggressivo ma docile nello stesso tempo, pronto a ripulirsi sia col volume sia dosando la pennata e stop. Allora decido di mettere in vendita il mio Voodoo Lab Sparkle Drive, deciso a scambiarlo con un OCD o un Plexidrive, che erano i due OD che corrispondevano alla descrizione.Dopo qualche giorno mi contatta un tale che mi propone uno scambio con uno Ziggy, prodotto da Crazy Tube Circuits. Sulle prime decido di rifiutare la sua proposta in quanto non lo avevo mai sentito nominare, inoltre un prodotto poco noto, qualora non mi fosse piaciuto, avrebbe avuto problemi di rivendibiltà.
Per curiosità decido di informarmi un po' in rete, ma niente: non sembrano esserci recensioni, solo le solite descrizioni fornite dalla casa, che comunque mi danno una idea del prodotto: Vox/plexi JTM, dinamica, vecchio ampli british... bla bla bla...
Allora decido di interrogare YouTube, e qui salta fuori qualcosa a parte gearmanndude, che non mi piace proprio come suona. Varini lo prova solo con il gain a manetta e Pete Thorne, il quale farebbe suonare bene anche una lattina di coca cola. Rimango colpito da un tale che con una Stratocaster ci tira un suono fantastico, molto bello, proprio come piaceva a me. Anche se questo tizio in fin dei conti parla più di quanto suona, in quei poche secondi riesco a capire che questo è un pedale veramente interessante e che dovrebbe essere assimilabile al Wampler Plexidrive. Lo sento, lo risento in continuazione e alla fine decido di accettare la proposta e di fare lo scambio.
In pochi giorni è a casa mia, lo inserisco tra un Danelectro Transparent OD V1 usato come clean boost e un Tonebone Hot British. La chitarra è una Stratocaster Classic Player '60 con JB e l'ampli un Hot Rod Deluxe.
Inizio subito la prova con il volume a ore 11, il tono a 12 e il gain a 0 ma nulla, bisogna alzare di poco il gain per udire qualche suono. Lo porto a ore 9 e già ci siamo: il suono è sicuramente british, ma ha poco corpo, non mi piace, salgo ancora a ore 11e finalmente l'overdrive acquista definizione, medioalte in bella evidenza ma non fastidiose, tra un Vox e un JTM45.
La cosa che provo subito è la dinamica, arpeggiando si ripulisce molto bene, ottimo per arpeggi pop o quei tipici riff appena sporchi degli U2. Pestando di più saltano fuori gli AC/DC, col pickup al manico Hendrix e Vaughan resuscitano istantaneamente e ci scappa subito "Little Wing" o "Hey Joe" con quell'attacco "vetroso" che caratterizza i loro puliti. Insomma il feel valvolare c'è tutto, devo solo abbassare il volume o gestire la pennata.
Ora salgo col gain oltre ore 2, qui il suono diventa più ciccione, le basse si gonfiano ma il gain non è eccessivo, lo metto al massimo e noto che comunque la dinamica resta invariata, anche se non mi piace molto: troppo gonfio per i miei gusti.
A questo punto vediamo come si comporta boostato dal Danelectro. Lo Ziggy col gain a ore 11 e il Cool Cat con volume a ore 11 e drive a ore 10 diventa una belva da rock tipo primi Van Halen, per intederci. Il suono è sempre aggressivo ma non impasta, anche su accordi pieni risulta sempre definito. Gli assolo escono fuori molto fluidi, abbassando il volume della Stratocaster ci si avvicina anche a Eric Johnson.
In conclusione un pedale che mi ha lasciato a bocca aperta, una valida alternativa al Plexidrive e simili con una spiccata propensione per il pop, rock e blues. Consigliatissimo!