di SuperAdrian76 [user #23951] - pubblicato il 26 giugno 2014 ore 10:30
Il noise gate è un dispositivo non sempre ben visto dai puristi del tone, ma quando si impara a gestire a dovere le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Il Noise Clamp, con il suo send return integrato, offre un'arma in più da non sottovalutare.
Il noise gate è un dispositivo non sempre ben visto dai puristi del tone, ma quando si impara a gestire a dovere le soddisfazioni non tardano ad arrivare. Il Noise Clamp, con il suo send return integrato, offre un'arma in più da non sottovalutare.
L'MXR M195 Noise Clamp può annoverarsi tra quegli effetti che "non suonano" ma il cui sapiente utilizzo può senz’altro darci una mano a suonare meglio. Nella fattispecie si tratta di un noise gate, categoria di effetti che non lascia quasi mai indifferenti: amati da chi detesta i rumori di fondo, odiati dai puristi del suono in quanto famigerati mangiatori di segnale e/o frequenze.
Nella sua elegante livrea nera satinata e col suo luminosissimo LED blu, il Noise Clamp è pertanto un effetto specificamente rivolto a chiunque possieda un arsenale particolarmente rumoroso. Le cause di tale problematica sono principalmente da ricercare nell’utilizzo di suoni distorti con elevati livelli di guadagno prodotti da numerosi distorsori/overdrive in catena (o da ampli non propriamente silenziosi) e nell’uso di alimentazione o di cavistica non particolarmente professionale (cavi economici e daisy chain, per esempio), in eventuale unione a chitarre munite di single coil.
C’è chi sopporta o anzi gradisce il rumore di fondo derivante dal proprio rig, c’è chi invece non lo tollera proprio: io faccio parte di questa ultima schiera, e anche a discapito di un piccolo taglio di frequenze (direi inevitabile quando si utilizzano strumenti di soppressione del rumore), nei momenti in cui il suono della chitarra è in pausa preferisco, nei limiti del possibile, non sentire alcunché.
Il Noise Clamp è in mio possesso da oltre due anni e ha sostituito nella mia pedaliera il diretto concorrente Boss NS2, che ho ritenuto meno trasparente e rispettoso del suono originario, con il quale condivide la dotazione di quattro connessioni: Input, Output, Send e Return. Spesso è proprio la apparente difficoltà di utilizzo derivante dalla presenza del suo loop effetti a scoraggiare l’utente non a conoscenza delle corrette modalità di utilizzo di questo pedale. Attraverso la mia personale esperienza cercherò quindi di fare un po’ di chiarezza su questo specifico aspetto. Partiamo col chiarire in quale posizione va utilizzato il Clamp: sempre per primo dopo whammy, wah e accordatore, e in ogni caso assolutamente prima di compressori, overdrive, distorsori, preamp, fuzz ed EQ. Si tratta della posizione più efficace e da cui è meglio non derogare, pena risultati tutt’altro che soddisfacenti. Specifichiamo inoltre che non ha alcun senso utilizzare questo pedale senza sfruttare il suo loop effetti: non è un gate ordinario, quindi, benché possibile, sconsiglio vivamente di considerarlo come se fosse un normale effetto in catena usando solamente le connessioni input e output. La soppressione del rumore in questo caso avviene, ma non è particolarmente efficace. Visto che lo si è comprato, tanto vale adoperarlo quindi nel modo giusto: qualche cavo in più non sarà la fine del mondo.
Considererò ora quelli che ritengo i due principali casi in cui il Noise Clamp può svolgere effettivamente ed egregiamente il proprio lavoro: A - la distorsione proviene unicamente da pedali posti in catena B - la distorsione proviene principalmente da un amplificatore munito di loop effetti.
Cercherò, per facilità di comprensione, di essere il più schematico possibile, suddividendo gli ideali collegamenti relativi a ciascuna delle predette possibilità rispettivamente in tre e quattro fasi. L’eventualità A è la meno complicata da gestire. Una configurazione tipo della nostra catena effetti in questo caso potrebbe essere la seguente: 1 - Chitarra -> whammy -> wah -> accordatore -> Noise Clamp Input* 2 - Noise Clamp Send -> compressori, overdrive, distorsori, fuzz, EQ -> Noise Clamp Return* 3 - Noise Clamp Output -> octaver o pitch shifter, modulazioni, riverberi, delay -> amp Input*.
In questo modo sfruttiamo il loop effetti del Noise Clamp per silenziare esclusivamente i pedali maggiori indiziati di rumorosità del nostro gear. È ovvio che tale sistema presuppone l’utilizzo del canale pulito del nostro amplificatore (ovvero, un basso livello di preamp-gain in caso di uso di ampli monocanale).
Passiamo al caso B, decisamente meno semplice da affrontare. La soluzione migliore è probabilmente la cosiddetta configurazione a "X", che ci permette di eliminare il rumore dall’intero percorso del segnale, compreso quello scaturente dal preamp del nostro amplificatore. Un esempio efficace può essere il seguente: 1 - Chitarra -> whammy -> wah -> accordatore -> Noise Clamp Input* 2 - Noise Clamp Send -> compressori, overdrive -> amp Input* 3 - Amp Send -> EQ -> Noise Clamp Return* 4 - Noise Clamp Output -> octaver o pitch shifter, modulazioni, riverberi, delay -> amp Return*.
Le configurazioni sopralencate possono sicuramente far fronte alla maggior parte delle esigenze dei fruitori di questo effetto. Una volta collegato correttamente il Noise Clamp, il più è fatto. Tutto ciò che ci resta ora da fare è, attraverso la manopola Trigger, individuare la soglia attraverso cui il rumore sarà tagliato fuori, mentre al contempo il piccolo LED verde Gate, illuminandosi, indicherà il raggiungimento della medesima.
La soglia dipende dal rig personale di ciascuno: può essere sufficiente lasciare il controllo Trigger al minimo, così come può invece risultare necessario portarlo verso ore 9, 12 o addirittura 15, specie con distorsioni molto spinte. Oltre tale regolazione, di solito, si percepisce una netta degradazione del segnale con riduzione dell’attacco e un’improvvisa eliminazione del feedback su note o accordi lunghi. Per evitare tali inconvenienti ognuno deve pertanto regolare il pedale in relazione alle proprie esigenze, sperimentando personalmente il miglior compromesso tra integrità del segnale e riduzione del rumore.
A mio avviso il Noise Clamp è un ottimo pedale soprattutto rapportato al suo costo, tutt’altro che proibitivo rispetto a concorrenti blasonati come l’ISP Decimator o lo stesso MXR Smart Gate, i quali probabilmente rappresentano le alternative più adottate dai professionisti. È un dispositivo che secondo me fa quello che promette e anche molto efficacemente: basta solamente imparare ad adoperarlo. Mi commiato con un video atto a dimostrare l’efficacia del sistema B, che è quello che attualmente utilizzo in prima persona.
L’ampli che ho utilizzato è un Orange CR120H che ho recensito da poco qui su Accordo, naturalmente settato sul canale distorto con gain quasi a palla, connesso a una Laney Cub Cab. La chitarra è una Gibson Les Paul Studio Faded mentre gli effetti utilizzati sono un Maxon OD 808 e un Electro Harmonix Soul Preacher, azionati anche contemporaneamente per creare quanto più baccano possibile. I settaggi utilizzati sono volutamente estremi per palesare le capacità come anche i limiti del pedale. Alcuni fischi possono risultare fastidiosi per cui occhio ai timpani! Per il resto lascio a voi eventuali giudizi o commenti e... buon silenzio a tutti!