CostaLab Natural Drive MK II: il canale che cercavi
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 19 luglio 2014 ore 11:00
Studiato per restituire la caratteristica pasta sonora di un amplificatore valvolare di stampo vintage spinto al massimo, il Natural Drive offre sfumature inaspettate grazie al controllo di tono interattivo con il gain e al volume che, sotto sotto, funge anche da controllo di sustain.
Studiato per restituire la caratteristica pasta sonora di un amplificatore valvolare di stampo vintage spinto al massimo, il Natural Drive offre sfumature inaspettate grazie al controllo di tono interattivo con il gain e al volume che, sotto sotto, funge anche da controllo di sustain.
Certe volte, da un overdrive si vorrebbe un carattere forte, subito riconoscibile. Altre volte la situazione richiede un suono trasparente, rispettoso del timbro costruito con tanta fatica regolando chitarra e amplificatore. In particolare quando si usa un valvolare vecchio stile, di quelli con un solo canale e senza possibilità di dosare il volume master in relazione alla saturazione desiderata, un pedale in grado di aggiungere gain e sustain senza snaturarne il sound può rivelarsi risolutivo. CostaLab ha costruito il Natural Drive con il preciso scopo di fornire una saturazione poco invasiva, che non colorasse il suono ma che aggiungesse armoniche, sustain e una leggera compressione utile a rendere le note uniformi e intellegibili.
L'aspetto del Natural Drive è quello di un comune overdrive, con controllo di volume, tono e gain. Il funzionamento dei potenziometri, però, richiede un attimo di studio per essere compreso a dovere. Più che una semplice regolazione di livello d'uscita, il Volume arricchisce il suono man mano che si va verso fine corsa, dove introduce una piacevole compressione e contribuisce a sostenere le note particolarmente a lungo anche senza sporcare con troppo gain. I toni, di tipo Dinamic Tone Control, richiedono una regolazione attenta in relazione all'output stesso del pedale. Questi sono dinamici, com'è facile intuire, e il loro raggio d'azione si sposta man mano che la distorsione aumenta. Con livelli di Drive più contenuti, il suono non è particolarmente ricco di armoniche aggiuntive e il Tono può essere portato verso il massimo per ottenere una situazione di flat. Man mano che la saturazione subentra, delle armoniche superiori si sommano all'onda e sarà necessario regolare di conseguenza l'equalizzazione. Il consiglio è cominciare individuando il giusto livello di Volume e Drive, e da lì decidere se rendere più o meno brillante il suono.
Complici i diodi al germanio, la distorsione generata non è esagerata, ma è morbida, calda. Trasparente, gonfio il Natural Drive fa effettivamente tornare alla mente la pasta di un amplificatore ad alti volumi, con le valvole che cominciano a scaldarsi e i coni a innescare. Grazie alla compressione graduale introdotta dal volume, non è difficile gestire le dinamiche pur senza perdersi nel mix. A livelli elevati, le note suonate più piano diventano compatte, quasi flautate e con un sustain eccezionale, mentre basta calcare la mano per far riemergere i picchi delle plettrate.
L'overdrive Costalab diventa un valido canale addizionale per un buon vecchio monocanale, dov'è richiesta una saturazione non esagerata ma ricca di armoniche e corpo, a volte strabordante per ottenere il giusto sostegno su un assolo in chiave crunch.
Il Natural Drive è costruito interamente in Italia ed è disponibile in due versioni: una standard in configurazione true bypass e circuito anti-rumore per rendere silenziosa l'attivazione, e la variante MK II con buffer in classe A sempre attivo e tecnologia contro il ground loop.