Sulla fascia medio-bassa, Cort offre una vasta scelta di modelli acustici caratterizzati da un buon rapporto qualità prezzo. La NDX50 è la sua proposta per gli amanti del fingerstyle che non vogliono rinunciare alla preamplificazione integrata e a una tavola armonica in legno massello.
Si sa, quando rimani senza corde è sempre una fregatura. Così, un sabato pomeriggio decido di recarmi al mio negozio di fiducia, per fare un po' di scorta. Mentre girovago nel negozio e osservo le novità, noto una chitarra acustica di casa Cort, per la precisione modello NDX50. Ne rimango stupito e, con molta decisione, decido di provarla.La prima cosa che noto di particolare della chitarra è il tipo di taglio della spalla mancante, a spigolo, che ricorda molto la signature di Steve Vai di casa Ibanez. Altra cosa che la rende tipica chitarra è la paletta in stile PRS.
Imbraccio lo strumento e, alla prima pennata con un plettro 0.50 di Dunlop, capisco subito che si tratta di una chitarra acustica sì con tavola in abete sitka, ma con fondo e fasce in palissandro, infatti il suono risulta caldo sulle basse e sugli alti.
Mi trovo subito in confidenza con lo strumento: il manico in mogano risulta scorrevole e maneggevole, con un profilo a C.
La forma del body è NDX (usata anche da Takamine), con un buon volume di uscita, buon attacco, adatta per fingerstyle.
Per quanto riguarda le finiture del body, il binding è bianco avorio, mentre la rosetta è in abalone. Il ponte è in palissandro con sellette in plastica e meccaniche grover (non sono riuscito a fare il test dell'accordatura).
La chitarra, infine, si trova sul mercato solo nella versione Natural.
In definitiva si tratta di un buon strumento e, per quello che costa, ne vale veramente la pena. Anche questa volta Cort azzecca uno dei suoi prodotti.