Poggipollini torna solista con le chitarre del beat italiano
di redazione [user #116] - pubblicato il 11 maggio 2015 ore 16:00
Federico Poggipollini torna in studio per un nuovo album solista. Nero è suonato con strumenti d'epoca Italiani, da Meazzi a Davoli, e segna una svolta rock dal sapore moderno ma con le radici ben affondate nel blues per lo storico chitarrista di Ligabue.
Conosciuto dal grande pubblico principalmente per la sua lunga carriera al fianco di Ligabue, Federico Poggipollini arriva ora al suo quarto album solista. Il nuovo lavoro si chiamerà Nero e vedrà la luce il 26 maggio 2015. Dopo Via Zamboni 59 del 1998, Nella Fretta Dimentico del 2003 e Caos Cosmico del 2009, il chitarrista vira verso territori più rock, giocando con sonorità grezze e dure a cavallo tra il blues e il garage rock degli anni '60. Con un occhio rivolto al filone musicale dei Black Keys e dei White Stripes, Nero è stato registrato tutto con strumenti italiani d'epoca. Sul disco sarà possibile sentire all'opera grandi classici della liuteria elettrica italiana come chitarre Galanti, Meazzi ed Eko in abbinamento ad amplificatori Davoli, Steelphon e FBT, il tutto condito da tastiere Farfisa e Crumar, tra gli altri.
foto di Claudio Del Monte
Il nuovo album sarà presentato in anteprima alla stampa in occasione del RomArt, la biennale di arte e cultura che si svolgerà presso la Fiera Di Roma dal 15 al 18 maggio. In quell'occasione, un contest tra le opere presenti sceglierà la copertina dell'album in versione vinile. Dopo l'arrivo nei negozi per fine maggio seguirà un tour estivo, le cui date saranno annunciate a breve. Nell'attesa, Federico ha pubblicato il primo singolo estratto da Nero, intitolato "Religione".
La scelta di impiegare chitarre, tastiere e amplificatori italiani provenienti dagli anni '60 e dintorni, talvolta indicati come il "vintage povero" dai seguaci dei grandi marchi esteri, è una precisa decisione stilistica votata dalla ricerca di un sound vintage filtrato attraverso stili moderni. Anche per i testi è stato fatto un lavoro intensivo, in partenza scritti in un finto inglese per imitarne la musicalità e poi riportati in italiano seguendo la fonetica originale. Nero è la risposta made in Italy alla corrente del rock lo-fi che, negli ultimi tempi, acquista sempre maggior spazio in UK e negli USA. In attesa di poter ascoltare integralmente l'album e seguirlo dal vivo in estate, non possiamo che guardare con interesse al nuovo lavoro di Fede Poggipollini.