Sabato per molti è un giorno qualunque, per me non lo è stato: sono ritornato bambino, e non succedeva tanto.
La sensazione è proprio quella: quando ricevi un regalo che non ti aspetteresti mai, nemmeno da una persona che conosci dall'infanzia. Ecco, io sabato mi sono fatto un bel regalo, un regalo che desideravo da un anno oramai, e finalmente è arrivato, sudando.
Navigando su internet, trovo questa occasione. Si sono aperti gli occhi, non avevo mai visto niente di simile.
Senza speranza, faccio un tentativo e contatto il ragazzo, che mi dice che la chitarra era ancora disponibile.
Incuriosito e interessato all'acquisto, gli chiedo se fosse possibile provare lo strumento, e così è stato.
Sabato ore 10:25, il treno da Brescia parte con destinazione Milano, dove mi aspetta poi il regionale 2185 di Trenitalia per Tortona. Zaino in spalla, buona musica e tanta voglia di partire.
Arrivato a Milano, corro sul prossimo treno dove mi aspetta un'altra ora di viaggio. Arrivati a Tortona, Francesco mi aspetta fuori dalla stazione. Pronti, partenza, via, destinazione casa.
Arrivati, posso notare subito uno dei suoi gioielli appena arrivato da Parma dopo una manutenzione: Fender Super Reverb 1977.
Ci sediamo e parliamo un po' davanti a un buon bicchier d'acqua: non chiedevo di meglio, visto il caldo. È arrivato il momento: ci rechiamo nella sua stanza, e che stanza. Sono presenti pezzi di storia quali svariate Stratocaster: '54, '59, '63, '65 e altre che non ricordo. Anche Telecaster non scarseggiano e gli ampli non sono da meno: Marshall plexi Lead Jimi Hendrix Model, Vox AC30 top boost 64 e un Vox AC10 (non ricordo di che anno).
Ma io sono andato a fare una visita di cortesia? Certo che no ragazzi. Tira fuori tra le mille Stratocaster un case rigido color marrone originale Fender. È la mia ora: con molta delicatezza apro il case e posso vedere con i miei occhi il mio prossimo gioiello.
Forza, state aspettando, siete curiosi. Vi sto parlando di una Fender Stratocaster American Vintage Reissue '62 Fiesta Red.
Avete capito bene? Fiesta Red, che chitarrista vi ricorda? Ma certo che sì: Mark Knopfler.
Aspetta... ma ha la mia età? Stai scherzando? Eh certo, è uscita di fabbrica il 10 ottobre 1994. Più precisamente dallo stabilimento di Corona.
Lo strumento si presenta così: un bellissimo Fiesta Red con vernice alla nitro, accompagnata da un manico in acero con 21 tasti 6105 in palissandro, con raggio di curvatura pari a 7,25". Il body è il tipico Fender, stiamo parlando dell'ontano.
E attacchiamo 'sta chitarra, facciamola ruggire.
Super Reverb pronto. Tra me e lo strumento si crea subito un ottimo feeling. Manico comodo e avvolgente al tatto, scivolo bene e le mani scorrono con piacere su e giù.
Il body non è da meno, si prende in mano facilmente e il peso tutto sommato è ottimo.
Come suona la chitarra? Come vuoi che suoni, è identico al suono di un disco.
Pickup? Mi dia tre Vintage Reissue '57/'62, grazie!
La chitarra dispone di meccaniche vintage, anche il ponte risulta modello vintage a sei viti. Accordatura eccezionale, si sente il bisogno di dare una ritoccata di rado ed è intonatissima.
Facendo un breve riassunto dei suoni, sia sul canale clean sia canale drive, la chitarra emana molti artisti.
In posizione uno, sia clean sia drive, ricorda molto il suono hendrixiano. In posizione due richiama molti artisti funk, a cominciare da Nile Rodgers. In posizione tre assomiglia a una Telecaster. In posizione quattro, sia clean sia drive, fa pensare a The Edge (il mio chitarrista preferito) con tanto di delay: un TC Electronic 2290 o Roland SDD3000, magari averli in casa!
In posizione cinque, sul pulito noto una grande presenza di frequenze alte mentre sul drive il suono risulta bilanciato, bello caldo e spinto. Se accoppio un booster diventa un humbucker.
Tirando delle somme, i pickup svolgono un ottimo lavoro, tono eccelso, sembra davvero di riprodurre i suoni di un disco. Equalizzazione ben bilanciata anche se risaltano un po' i bassi.
La chitarra è di ottima fattura, supera a pieni voti la mia prova. Finiture di altissima qualità, sta iniziando il processo di invecchiamento (noto una macchia rosso scuro), il suono è spaziale, suona tanto, ottimo volume, ottima saturazione che non risulta pastosa ma ben definita, ovviamente nei limiti della chitarra.
Eccola con la sorellina che l'aspettava a casa.