Il B-Bender ora si monta sul Bigsby e senza modifiche
di redazione [user #116] - pubblicato il 12 settembre 2015 ore 12:30
Un accessorio per chitarre dotate di vibrati Bigsby permette di aggiungere la funzione B-Bender con una modifica veloce e reversibile, senza lasciare traccia. Si chiama B-Blender e farà la felicità degli amanti di country e rockabilly.
Il B-Bender è un dispositivo meccanico per chitarra elettrica che permette di effettuare un glissato, o un bend, su una singola nota anche quando tutte le dita sono impegnate a fare accordi e a pizzicare corde. L'effetto tende a ricreare il suono tipico di una pedal steel, e risulta essenziale per un certo tipo di fraseggio blues, country e rockabilly. Oggi poco diffuso e rivolto a un pubblico di nicchia, viene inventato nel 1967 dal chitarrista Clarence White e dal batterista/chitarrista/ingegnere Gene Parsons, entrambi famosi per aver militato nei The Byrds. Nasce come Parsons/White Pull-String, diventa poi StringBender e infine B-Bender quando la versione definitiva decide di limitarsi all'azione sulla corda del Si, o B. Nella sua forma più diffusa, il meccanismo tira la corda fino a farle effettuare un glissato ascendente di un tono, e viene talvolta applicato alla corda del Sol diventando un G-Bender. Spesso associato alle Telecaster, negli anni il B-Bender è stato proposto da numerosi produttori in varianti adatte alle chitarre più disparate, nativo all'interno degli strumenti o da installare a seguito di modifiche più o meno invasive.
Il disegno originale vuole che il B-Bender sia azionato tirando verso il basso l'intera chitarra: un sistema di bracci meccanici e molle fa leva da un lato sull'attacco della tracolla posto sulla spalla superiore della chitarra e trasmette il movimento all'altro capo sotto il ponte, dove la corda del Si è appuntata, pronta per essere tirata il necessario. Delle alternative lo vedono montato all'interno dei body, aggiunto sul retro raddoppiando lo spessore delle casse che lo ospitano o combinato con i ponti e, in questo caso, azionato in modi diversi, con leve come quelle dei ponti mobili o ammennicoli simili. Particolarmente interessante è anche il Duesenberg Multi Bender (trattato anche su Accordo a questo link), vicino per concezione ma capace di agire su più corde anziché una sola. Un'ottima panoramica sui principali B-Bender in circolazione è proposta in questo articolo.
Ora che il rockabilly vive un periodo di particolare vigore e il country non ha mai smesso di attirare attenzioni e curiosità di un certo tipo di chitarrista, una versione di B-Bender da installare su chitarre con Bigsby e senza praticare alcuna modifica allo strumento non poteva arrivare in un momento migliore. Si chiama B-Blender e, per montarlo, basta sostituirlo con la leva standard del Bigsby: pochi minuti di lavoro e totale reversibilità.
Mentre per far oscillare il Bigsby bisogna muovere la leva perpendicolarmente al corpo, per azionare il B-Blender questa va prima messa in posizione vicino alla mano plettrante e poi mossa in direzione parallela al body, come a tirare il freno di una moto: gli ultimi gradi di rotazione agiscono sull'ingranaggio effettuando il bend della corda. Un approccio del genere era già stato adottato dal Tremorbender, con la differenza che il B-Blender riesce a combinare il ruolo di bender per il Si a quello del classico Bigsby, senza perdere alcuna funzionalità. Il B-Blender può essere applicato sia alla corda del Si sia al Sol e permette di regolare l'escursione del glissato tra mezzo tono, un tono o un tono e mezzo. Ecco il video ufficiale che ne mostra il funzionamento.
Il B-Blender non è attualmente disponibile in Italia, ma da alcuni mesi è possibile ordinarne uno direttamente dagli USA, sul sito ufficiale a questo link per circa 120 euro.