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Blackstar Fly 3W: cara, mi si sono ristretti i wattaggi
Blackstar Fly 3W: cara, mi si sono ristretti i wattaggi
di [user #17831] - pubblicato il

Nella gara per la miniaturizzazione, Blackstar è in prima linea con un combo da 3 watt per 3 pollici. Il Fly 3 funziona sia a batterie sia con un alimentatore esterno e offre un suono pieno di sorprese grazie al controllo di tono ISF e all'uscita con simulazione di cassa ideale per le registrazioni casalinghe.
Oramai la miniaturizzazione non è più una novità. Sono certo che, sulla scorta della sigaretta elettronica, esiste già la supposta elettronica, ma non voglio entrare in merito alle sue nuove e variegate proprietà terapeutiche, anche perché si dice che questa tecnologia sia un'incul... insomma, lasciamo perdere. Non è una novità nemmeno il fatto che la vita moderna ci spinga in spazi sempre più ristretti (come la suddetta supposta...). Nasce quindi la necessità di rivolgersi alla tecnologia della miniaturizzazione per poter ottenere soluzioni talvolta valide.

È il caso di questo micro-amplificatore di cui andremo parlamente a brevare... cioè, brevemente a parlare. Trattasi del Blackstar Fly, un micro-amplificatore da 3W con un cono da 3 pollici (o, in questo caso, mignoli?), due canali, gain, volume, EQ (ISF - Infinite Shape Future), ingresso aux, emulated line out, delay incorporato e alimentazione ibrida (batteria/power supply).

Per quanto riguarda l'alimentazione va detto subito che il trasformatore apposito (5,7V con polo negativo esterno, roba assai strana) non viene fornito nella confezione.
Per il resto il piccoletto non delude affatto. In confronto ai suoi amichetti di analoghe dimensioni, devo dire che si tratta dell'esemplare che suona in maniera più decente.
Gli altri (ho provato un Marshall MS-2 e un Orange Micro-Crush) ricordano più che altro un incontro di Puffi all'indomani di una cena a base di fagioli e cotiche.
Questo aggeggino, invece, mantiene una sua dignità sonora (entro certi livelli).

Blackstar Fly 3W: cara, mi si sono ristretti i wattaggi

Il Fly 3 ampli non ama acqua e sapone, insomma il pulito non è certo il suo forte. Sul canale clean (chiamiamolo così) con bassi livelli di gain e volume si ottiene un suono che si avvicina fortemente a un pulito, ma ruotando la manopola comincia a (diciamo così) "fagiolare" emettendo selve di scoppiettii che però si possono eliminare evitando di plettrare con un piede di porco.
Alzando il gain sul canale Clean ci si accorge ben presto che il pulito è solo un ricordo: già a metà corsa ricorda molto un bell'overdrive.

Il canale Overdrive direi che è parecchio over: il nanerottolo si arrabbia presto e bene (anche se non sta insieme). Le sonorità spaziano dall'hard rock parecchio hard al thrash metal parecchio thrash, basta agire sulla manopolina del tono chiamata ISF, tecnologia ormai nota agli utilizzatori della Stella Nera.

Blackstar Fly 3W: cara, mi si sono ristretti i wattaggi

Manca il Sovrano del regno della Molla (cioè il Re Verbero), ma in cambio gli è stato donato un delay digitale definito "tape", nel senso che scotcha presto!
Buona l'emulazione in uscita, sia in cuffia sia nella scheda audio. Esiste anche la possibilità di connettere un secondo speaker (da acquistare separatamente) tramite un'uscita che ricorda una presa telefonica e non un semplice cavo jack (furbetti!), sarebbe stato troppo facile altrimenti.

In conclusione si può dire che questo oggettino è forse il miglior micro-amp che abbia provato. Niente pretese, ma buoni suoni, anche definiti (a patto di non esagerare con volume e gain). Patti Pravo, amicizia lunga.

Come dicono le cime di rapa: qualche video prova per deliziare le orecchiette.


Nel primo video ho microfonato l'ampli, nel secondo l'ho registrato facendolo entrare direttamente nella scheda audio (non tutto ovviamente!). Mi scuso in anticipo per il mio playing, sono molto arrugginito (non che prima suonassi molto meglio, è vero!).

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